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Soldi e Debiti – quale legame con l’inconscio?

“attraverso un momento di grande conflitto…. nata e cresciuta con una madre sempre strapiena di debiti… ho un attività che sta andando molto male e aldilà della crisi so che parte dei debiti sono provocati dal mio stato mentale.. l’intento sarebbe quello di chiudere baracca e burattini e fare la mamma.. ma in realtà sono molto innamorata della mia attività.. quale atto di psicomagia potrei fare perchè il mio inconscio guarisca da questo continuo problema con i soldi?”
Ho pubblicato la tua domanda perchè mi permette di parlare di un argomento sempre molto interessante.
Premetto che un problema simile è sempre affrontabile ma richiede anche notevole forza di volontà ed occorre armarsi di tanta pazienza per arrivare a dei miglioramenti evidenti. Tuttavia ciò è possibile e vediamo in che modo sono coinvolti inconscio e mente razionale in questo processo.

In primo luogo ci tengo a precisare che un problema di denaro, come qualunque altro problema, è sempre dovuto al 100% a noi stessi.
So di dire cose non accettabili da tutti, chi legge cerchi di avere pazienza con me allo stesso modo, ciò che dico è comunque il frutto di una ricerca decennale su questi processi, non è stato un passaggio breve neanche per me.
Il concetto di base è che ogni cosa che ci riguarda è genetico, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista delle esperienze di vita. Dunque è genetico sia il colore dei miei occhi, sia il modo di gestire un’impresa, ritornando alla nozione di ‘memorie cellulari’.
Se oggi esistono tante persone in difficoltà, possiamo leggerlo come una situazione di ‘disadattamento’ condiviso ed esteso a larghe fette di popolazione, cioè si tratta di un problema psicologico che genera un effetto negativo sulla nostra economia, non vuol dire che il problema sia reale.
Molti storceranno il naso, in ogni caso chiedo a tutti di darmi un briciolo di fiducia e seguire il ragionamento fino in fondo.
Fateci caso, in momenti come quello attuale la povertà non è altro che la stagnazione dell’economia, cioè la gente diventa povera perchè non lavora, ma non lavora perchè nessuno mette in circolo dei pezzi di carta (denaro) per far attivare le persone.
Di fatto, come dico spesso, i paesi poveri non sono poveri di risorse naturali, sono poveri perchè nessuno lavora, ma la gente non lavora perchè nessuno glielo permette non perchè non siano capaci.
La ‘credenza’ sbagliata da sfatare è che il denaro ti fa lavorare, in realtà è il lavoro che provoca il flusso del denaro, l’imprenditore si differenzia dal dipendente perchè lavora anche gratis, e guadagna in un secondo momento.
Se io voglio tagliare l’erba al vicino non ho bisogno di soldi per muovermi, posso farlo ugualmente.
Se la mia attività non funziona è perchè mentalmente mi rivolgo ad un tipo di business che si orienta su un tipo di ‘clientela’ che non ha soldi o non ha niente da darmi che mi possa interessare al posto del denaro (il vecchio baratto non creava blocchi ma era più complesso da gestire, adesso c’è la banca del tempo).
Nei paesi ex-poveri, come in Argentina, adesso c’è ricchezza ma al pari della ricchezza c’è una grande inflazione, al pari c’è una disoccupazione sotto il 3% ed una crescita industriale del 300% e un pil dell’8%.
Cosa vuol dire? Che PIL alto va a braccetto con inflazione, crescita, occupazione, e aumento della spesa pubblica. PIL basso (come ora in Italia) equivale a bassa inflazione, disoccupazione elevata e riduzione (forse) della spesa ma non riduzione del debito pubblico che è per natura inestinguibile in ogni paese del mondo senza sovranità monetaria.
In altre parole se vi stanno raccontando che dobbiamo abbassare la spesa e l’inflazione, sotto sotto vi stanno chiedendo di impoverirvi perchè smetteranno anche di far circolare il contante, ma questo è matematico.
Questo esempio che ho riportato serve a far capire che se le cose vanno male, il pesce è marcio dalla testa e sebbene non possiamo intrometterci su politiche di questo genere, è assolutamente impossibile prosperare economicamente se non si ha una consapevolezza maggiore del problema di cui si parla.
Per una maggior chiarezza dei meccanismi del denaro rimando alla collana di libri scritti da ‘Robert Kiyosaki’.
Ma anche quello che vi spiega Kiyosaki non è sufficiente secondo me, perchè è necessario anche indagare i meccanismi inconsci della mente e il senso di un progetto di fallimento in maniera profonda, per uscirne.
Da una parte abbiamo le credenze e il modeling, cioè l’apprendimento passivo di un modello genitoriale.
Quando siamo bambini, molte delle nostre competenze vengono acquisite imparando, non sono innate, ma l’apprendimento avviene ‘osservando’ un modello, questo è il modeling.
Il modello di norma sono i nostri genitori.
Se tu dici di essere cresciuta in una famiglia con una madre che fa sempre debiti, il tuo modello di base è quello.
Significa che il tuo inconscio non ha idea di come si possa lavorare senza debiti e senza volerlo compirà tutta una serie di scelte, fallimentari sul nascere, ma di cui noterai gli effetti solo a lungo termine.
Questo non significa che sia un colpo di sfortuna, può significare semplicemente che hai preso in automatico una tecnica di gestire gli affari che è migliorabile, e per fare questo passo di crescita ti rimando ai libri di cui sopra, che sono davvero efficaci.
Da un altro punto di vista ci sono delle ragioni sottostanti e dipendenti dalle tue memorie, ad esempio qualcuno che ha avuto casi di ricchezza in passato nella tua famiglia e si è trovato male.
Supponiamo che un antenato avesse un’azienda piena di soldi, ma a causa di questo successo sia stato rapinato, oppure sia accaduto qualcosa di molto negativo durante il punto più alto della carriera: il cervello inconscio registrerà ‘ricchezza=pericoloso’, quindi farà in modo di tenerti lontana dalla ricchezza costringendoti ad azioni fallimentari inconsapevolmente.
Infine c’è un altro aspetto importantissimo, forse più di tutti gli altri. Il fattore ENERGIA PERSONALE.
Per quanto noi siamo preparati e abbiamo una buona conoscenza del mercato o del nostro mestiere, questo rappresenta figuratamente la nostra automobile.
Ma l’auto più veloce ed in forma del mondo non potrà muoversi neanche di un metro se non ci mettiamo la benzina.
L’energia personale è la benzina, per cui se noi non abbiamo questa carica e ci sentiamo giù di morale ed emotivamente esauriti, non solo il lavoro, ma anche le relazioni, la nostra salute e tutto ciò che ci riguarda tenederà a decadere e portare pessimi risultati.
Se una persona si deprime, noterai che col tempo cominceranno a peggiorare tutti gli aspetti della sua vita, perchè a mancare è questa benzina frustrata a causa di un trauma che ha chiuso una valvola dentro di loro, a livello di chakra.
Se il conflitto permane, l’energia non scorre, l’emozione è castrata e i risultati materiali peggiorano.
Di riflesso ci sono persone che ottengono un’energia molto alta e gli affari riprendono istantaneamente, ma la paura di questo successo li costringe a fare il cammino opposto rovinando tutto.
Poichè c’è grande variabilità di fenomeni non mi sento di parlare di atti psicomagici, sottolineando che per me gli atti psicomagici sono tanto affascinanti quanto delle mere scorciatoie.
Nulla sostituisce un percorso emozionale fondato sulla ragione e sulla stabilità dei cambiamenti, e tuttavia non tutte le persone che eseguono un atto psicomagico ne hanno beneficio.
Per lavori più profondi rimando o ad uno dei miei corsi o ad una seduta individuale con me.
Questo argomento viene trattato nel corso ‘Imparare ad Amare Se Stessi’
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