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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Vivere fuori dal proprio tempo – Quando passato, presente e futuro si isolano permanentemente

Oggi c’è un bellissimo sole dalle mie parti. Ieri il tempo era brutto, domani invece non so come sarà.

Ma poichè oggi fa bel tempo ho deciso di uscire e farmi una passeggiata fuori.

Così facendo sto vivendo nel mio tempo, nel presente.

E poichè sono nel presente, posso decidere come comportarmi in base ad elementi effettivi che mi trovo davanti.

Spesso però questo non avviene e si tende a ragionare fuori dal tempo, o perchè siamo nel passato o perchè ci proiettiamo nel futuro.

Parlando in maniera semplificata, il tempo è una grandezza relativa, non assoluta. Il tempo in fisica non esiste, è una percezione umana.

Così come non è vero che tutto procede dal passato verso il futuro, esistono infatti delle particelle che si spostano ad una velocità superiore a quella della luce, ed in questo modo procedono in senso opposto: dal futuro verso il passato.

Tuttavia il nostro livello percettivo presenta delle limitazioni e dobbiamo adeguarci a quello che ‘sentiamo’, non alla realtà che sarà sempre inaccessibile per noi.

La particolarità della mente umana è quella di avere cognizione solo del proprio passato e del proprio presente.

Noi viviamo solo in quello che abbiamo chiamato: Ieri e Oggi.

L’insieme di queste due dimensioni temporali compone il nostro ‘IO’

Ciò che ci manca è la consapevolezza del nostro futuro e cioè del Domani.
Ma la cognizione totale del tempo non è prerogativa umana, solo del divino:
Domani, Ieri, Oggi= DIO= D-Io= Due volte l’Io.

Il passato è già andato, il presente è qui tra noi in ogni istante, il futuro possiamo solo immaginarlo o costruirlo nella nostra mente.

Il punto è che ogni cosa che è già avvenuta ormai non si può più cambiare, ed è il frutto di ciò che abbiamo costruito nel presente, in base a ciò che avevamo in mente per il nostro futuro.

Mal di testa?

Era solo per dire che viviamo in 3 dimensioni temporali dalle caratteristiche completamente diverse, ma che vanno tenute tutte nella giusta considerazione e non vanno sottovalutate.

La persona sana, dovrebbe tendenzialmente vivere le sue situazioni attuali, valutandone i risultati ricordando il passato nella giusta misura. Non bisogna fossilizzarsi troppo su ciò che è stato, ma solamente rievocarlo per valutarne gli effetti.

Il futuro va tenuto in considerazione perchè ci consente di comprendere di cosa dovremmo occuparci ora nel migliore dei modi. Non è utile vivere con la testa troppo in avanti se questo ci fa perdere di vista il momento presente, perchè è l’unico in cui possiamo veramente agire per cambiare il nostro avvenire.

Dunque, potremmo sostenere che la salute è prerogativa di quelle persone che sanno spaziare in tutte e 3 le dimensioni nel giusto tempismo e nella quantità opportuna.

Diversamente avremo sintomi patologici o di disadattamento a seconda dei casi.

Le persone che sono costantemente rivolte al passato, sono coloro che non sono più attenti a ciò che accade, nè hanno la forza psichica di pensare ad un futuro.

Sono bloccate in un lutto non metabolizzato per una perdita che hanno subito e che non hanno mai superato. Vivono in una depressione, e nella depressione si pensa solo al passato, il futuro non esiste più per costoro.

La cosa drammatica è che per uscire da una depressione è necessario identificare nuove opportunità future; ma poichè le opportunità vanno prima avvistate ed in seguito agguantate nel presente, chi guarda solo al passato, si accorge delle sue occasioni solamente quando è già tardi.

Ad esempio se siete depressi perchè avete perso un amore importante, continuerete a pensare a quella persona anche negli anni successivi.

Sebbene sul vostro cammino arriveranno nuove persone speciali, voi vi renderete conto di loro solo dopo che si saranno stancati di aspettarvi e le percepirete nel vostro passato.

Allo stesso modo, ci sono persone che sono totalmente incapaci di fare un progetto, e vivono solo nel presente…alla giornata.

Tuttavia vivere alla giornata significa anche non uscire mai dal proprio status; significa vivere una vita sempre uguale, al medesimo livello, dove non avvengono evoluzioni nè crescite.

Infine ci sono le persone che non hanno tempo di guardare al presente perchè sono troppo fissati sulle tragedie future.

Le persone che hanno il terrore per il loro avvenire, o perchè temono una disgrazia annunciata, o perchè si preoccupano di un ipotetico incidente che potrebbe avvenire tra qualche anno, o perchè temono di non arrivare a fine mese e cominciano a preoccuparsi già da molto tempo prima.

Questi individui scordano un fattore fondamentale, l’ansia o paura del futuro, sono un conflitto di impotenza in cui non si sa come reagire ad un pericolo incombente.

Ma è del tutto normale che non lo possano affrontare, perchè solo nel presente è possibile farlo, il futuro vi permette solo di anticiparne la conoscenza per permettervi di organizzarvi ora.

Se invece vi spaventate e basta, arrivati al momento cruciale sarete del tutto impreparati.

Se Noè non avesse costruito l’Arca prima del diluvio, non sarebbe sopravvissuto, nè avrebbe contribuito alla sua salvezza vivere nel terrore restando con le mani in mano.

Non c’è mai un problema che non si possa affrontare, ci sono solo sfide che potete vincere se vi organizzate nel migliore dei modi, attraverso l’esperienza acquisita nel passato, la conoscenza del futuro e l’azione del presente.


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