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Relazioni Amorose Sbilanciate e Problematiche – Quando si è bravi ragazzi o cattivi

Per quanto siano argomenti noti, l’esistenza dei ‘bravi’ ragazzi, ma anche ragazze, è un aspetto che mi piacerebbe approfondire ulteriormente.

Effettivamente sto notando questa dinamica molto di frequente nelle persone che seguo e vale la pena dare una spiegazione anche a livello ‘familiare’.

Perchè alcune persone sono troppo buone?

E soprattutto perchè altre sono esattamente l’opposto?

Vediamo da cosa dipende e soprattutto che effetto ha tale comportamento nelle relazioni amorose.



In primo luogo è interessante notare che uomo e donna, in natura, hanno un ruolo completamente diverso per quanto riguarda la prosecuzione della specie.

Se per la donna è normale trovare un uomo con cui procreare, visto che in natura la priorità va alla vita e alla riproduzione, non è altrettanto vero per il maschio.

Infatti pochi uomini sono in grado di generare discendenti con tutte le altre femmine del branco, il problema viene successivamente.

Chi si prenderà cura di questi cuccioli?

A farlo saranno gli uomini non dominanti, quelli che non hanno potuto assumere la leadership del gruppo e dunque non hanno diritto a procreare: sono anche detti ‘satelliti’, cioè quelle persone che girano intorno alle femmine senza combinarci nulla.

Per fare un esempio pratico, in un branco di animali, un satellite cresce i cuccioli del maschio alfa aiutando le altre femmine; nell’uomo, il satellite è quello che fa regali e regalini alla ragazza di turno, nella speranza che questa si innamori di lui, cosa che non accade mai o comunque non per questa ragione.

Se siete di quelli che spendono migliaia di euro per una donna che non è la vostra fidanzata e alla fine avete successo, ci siete riusciti ‘nonostante’ questo vostro atteggiamento. Il più delle volte è perchè la donna si sente in debito per i regali accettati e non sa come ripagarli.

Quindi il bravo ragazzo/a è quello che fa di tutto per compiacere i desideri dell’altra persona, perchè nella sua testa la ‘direttiva’ di comportamento è :

“Non devo mai farlo soffrire, mai! Non deve mai stare male a causa mia! E se possibile devo fare di tutto per proteggerlo da ogni sfida e dolore esterno!”

Potete ben capire che se in testa c’è una direttiva, i comportamenti potranno essere molteplici ma tutti finalizzati a rispecchiare quello scopo finale = proteggere l’altro come un bambino.

Che conseguenze provoca tale atteggiamento?

In generale chi è percepito come ‘bravo ragazzo’ non suscita attrazione nella donna, non è per nulla uno stimolo, annoia e rende il rapporto scontato senza nessuna sfida da superare.

E’ come quando voi fate le parole crociate e c’è qualcuno di fianco che continua a darvi le risposte ai quiz perchè cerca di farvi un piacere. Potete immaginare quanto sia frustrante alla lunga, il piacere personale sta anche nel vincere le singole sfide della vita.

Anche conquistare l’interesse di un uomo è una sfida per una donna, o viceversa; se questa sfida viene a mancare, mancherà anche la sensazione di meritarsi davvero l’altro e l’entusiasmo iniziale si spegnerà facendo declinare il rapporto.

Se fate caso, le caratteristiche dei bravi ragazzi/e sono tutte valide di per sè, spesso sono: generosi, sensibili, affidabili, puntuali, onesti, rispettosi ecc.

Sono tutte ottime qualità prese singolarmente, che potrebbero rendere una relazione straordinaria. Il problema sta nel dosaggio sbagliato.

A molti piace il sale o le spezie nel cibo, tuttavia se sbagliate le dosi ed esagerate, renderete l’intera pietanza immangiabile e preferirete buttarla via.

Di riflesso ci sono i tanto conosciuti ‘stronzi/e’ che fanno da compensazione ai bravi ragazzi/e.

Sono persone che applicano una direttiva esattamente opposta alla precedente :

“Io faccio tutto per me e solo per me, l’altro non so neanche cosa sia e non mi interessa neppure!”

Di riflesso, questa categoria è composta da persone molto egoiste e per nulla empatiche, fanno soffrire costantemente le persone che stanno intorno a loro e non si curano mai di sapere come stanno o se hanno bisogno di una mano.

La particolarità è che tra il bravo ragazzo e lo ‘stronzo’, l’ultimo ha un successo nelle relazioni decisamente superiore al primo. Questo non deve sorprendere più di tanto perchè esiste una ragione biologica di sopravvivenza.

Se voi foste donne e come obiettivo aveste quello della prosecuzione della specie attraverso i vostri figli, chi andreste a scegliere per avere dei ‘buoni geni’?

a) un padre molto sensibile e delicato nei sentimenti?
b) un padre insensibile e pronto a tutto pur di prevalere?

E’ chiaro che il secondo darà più garanzie ai figli di sviluppare lo stesso carattere in futuro e quindi di sopravvivere.
Tuttavia siccome la natura è equilibrata, esistono anche le probabilità che il padre non sia molto affidabile, per cui le madri rischierebbero di restare sole coi figli.

Niente affatto, esistono i ‘bravi ragazzi’ proprio per questo, per mantenere le donne e i figli di altri.

La cosa interessante è che i geni dei due tipi in realtà non sono affatto diversi, è semplicemente la polarità ad essere invertita; altrimenti col tempo i bravi ragazzi sparirebbero tutti.

Una persona molto buona è geneticamente quasi uguale ad un egoista, solo che l’utilizzo delle proprie doti è orientato all’esterno invece che all’interno.

VEDIAMO LE ORIGINI DI QUESTE STRUTTURE IN FAMIGLIA

Osservando diversi casi simili, ho notato sempre quanto segue.

Se in casa la relazione di coppia era strutturata in maniera sbilanciata, cioè con uno dei due genitori che vessava l’altro o con violenze fisiche o con violenze verbali, questo predisponeva un’immagine di rapporto di coppia molto chiaro.

L’immagine dice che uno dei due si approfitta dell’altro.

A questo punto, il figlio ha due possibilità, immedesimarsi con la vittima oppure col carnefice.

Se ad esempio vostro padre era molto cattivo con la madre, voi potreste pensare (da maschi) che è normale trattare in questo modo le donne.

In tal caso da grandi vi avvicinerete molto allo stile dello ‘stronzo’, che ovviamente andrà a cercare delle donne che hanno vissuto lo stesso modello familiare di vostra madre.

Se invece siete delle figlie, potreste ricercare voi stesse un uomo violento ed aggressivo come vostro padre.

Perchè noi non andiamo mai in cerca di qualcosa che non conosciamo già.

Il caso inverso è quando voi vi immedesimate con la vittima, ad esempio la madre maltrattata dal padre.

Se siete dei maschi, potreste interiorizzare il dolore provato da lei ed assumere la carica del ‘bravo ragazzo’, in pratica cercherete di non essere mai violenti con le donne e vi sottometterete a qualsiasi richiesta; sarete un po’ zerbini.

Ovviamente avrete gioco facile con donne che vi tratteranno come immondizia e cercheranno di approfittarsi di voi, per compensazione.

Se invece siete delle femmine, andrete in cerca di un compagno da adorare, servire e riverire pur di non farlo star male.

Se al vostro compagno piace questo trattamento, vi sfrutterà a dovere, altrimenti si stuferà e questo vostro eccessivo carico di attenzioni sarà l’elemento stesso che farà naufragare il vostro rapporto.

Da notare che spesso c’è una forza evidente (fisica) che è attribuita all’uomo, mentre una forza più sottile (psicologica) tipica della donna che passa per vittima mentre in realtà ha tirato le redini della situazione.

Ciò che conta tuttavia, non è la situazione in quanto tale ma come voi l’avete sempre percepita.

N.B. Più siete equilibrati nel dare e ricevere, e più le persone che incontrerete saranno bilanciate ed avranno piacere a condividere con voi un rapporto basato sul giusto scambio di piaceri e responsabilità individuali.

Questo argomento verrà trattato nel corso ‘Regole nei Rapporti Umani’

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