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Quando Finisce una Relazione – le Dinamiche da una parte e dall’altra

Partiamo da un presupposto nuovo.

Tutti noi siamo sempre in relazione dal momento in cui entriamo in questo mondo, al momento in cui ce ne andiamo.

Le tipologie di rapporti possono essere diversi, ma le regole cambiano solo in apparenza.

Potete essere in relazione con voi stessi, con un familiare, con un amico, con un partner, con un collega di lavoro, con Dio o anche con l’universo.

Il cervello per funzionare ha bisogno di rapportarsi con un’altra entità e scambiare emozioni.

Tuttavia ci sono delle relazioni affettive/amorose che terminano a seguito di una crisi; vediamo insieme nel dettaglio che cosa accade nel prima e nel dopo.

E’ evidente che una ‘relazione’ è sempre qualcosa tra due persone.

Non può esistere mai un istante in cui voi siete in una relazione a 3, per il semplice motivo che non potete relazionarvi con più di una persona nello stesso momento.

Alla peggio, è possibile che la persona con cui state si stia relazionando ora con voi e ora con qualcun altro in alternanza.

A questo punto, il bisogno frustrato sarà quello di mancanza di attenzioni.

Se voi avete bisogno del 100% della presenza di un partner, quando costui si divide tra voi ed un’altra persona (un amico, la madre o persino un’altro partner), indubbiamente vi sentirete frustrati, come se la vostra sete non fosse mai placata.

E’ interessante notare che alle persone non interessa veramente l’esclusività dell’altro, ma conta solo la qualità del tempo passata assieme.

Mi sono capitati frequenti casi di persone che erano pienamente soddisfatti del rapporto col proprio compagno, pur sapendo che aveva altre storie contemporaneamente.

Ma poichè il tempo passato insieme era di buona qualità e le emozioni scambiate erano ottime, la cosa non pesava.

La gelosia non è dovuta al fatto che il vostro partner vada con altre persone, ma all’insoddisfazione del tempo che passate con lui.

Potreste stare anche con un compagno fedele, ed esserne ugualmente gelosi nel momento in cui si dedica ad un amico/a, ad un familiare o a chiunque altro, perchè questo toglie tempo a voi che siete ancora affamati.

Quindi possiamo avere una frustrazione da ‘mancanza’ = ‘voglio di più e tu non mi dai abbastanza’.

Dall’altra parte riscontriamo un’altra grande frustrazione, che è quella dell’eccessiva ‘richiesta’ = ‘mi chiede così tanto che mi sento morire, non ho più niente per me’.

Se una persona chiede sempre all’altro, è chiaro che lascia poco spazio al suo dare perchè per lui diventa una questione di sopravvivenza, a quel punto il rapporto è già compromesso salvo cambi di rotta.

Perchè una relazione non va certo in crisi da un giorno all’altro, è sempre la conseguenza di qualcosa che non funzionava da lungo tempo.

Solo che inizialmente siamo tutti ben disposti verso l’altro, abbiamo pazienza e aspettative; dobbiamo verificare quali sono le eccezioni e quali le problematiche stabili.

All’inizio abbiamo anche un livello di sopportazione maggiore che va riducendosi col tempo.

Quando questo livello si azzera, iniziano le crisi, perchè non si è più in grado di far fronte a tali problemi come se niente fosse.

In queste circostanze mi ritrovo sempre un quadro molto preciso:

-c’è sempre uno che se ne vuole andare ma non riesce

-e poi c’è uno che è fermo al suo posto e cerca di ‘tenerselo’

Quando una coppia è in crisi, per ovvie ragioni significa che stanno cercando di affrontare un problema grave e se la crisi perdura a lungo, vuol dire che quel problema non sta venendo assolutamente affrontato nè risolto.

La durata di una coppia in piena crisi, che non risolve il suo problema e nè lo risolverà, è dettato solo dal grado di resistenza e sopportazione di entrambi. Appena uno dei due non ce la farà più, quella coppia è finita.

La parte interessante è che nelle crisi, gli atteggiamenti di fronte al problema sono molto diversi.

Colui che chiede, si rintana dietro a giustificazioni e cerca di scaricare tutta la colpa sull’altro, perchè il suo obiettivo è solo ‘chiedere’, non sa dare perchè è ancora in attesa di ricevere l’amore genitoriale.

Tutti i suoi discorsi sono incentrati su di sè: io sto male, non lo capisci, se mi ammazzo è colpa tua, torna la persona che eri prima ecc…

Tutte queste richieste sono incentrate solo su se stesso e sono palesemente egoistiche, non ci si pone minimamente la domanda su come stia l’altro, se soffra o meno e su che cosa sia meglio per la sua vita.

Dall’altra parte invece, abbiamo una persona che si sente pressata dalle richieste inestinguibili del partner e non è in grado di fronteggiarle, si annulla totalmente. Ma non è in grado di chiudere il circolo vizioso perchè a sua volta ha una ferita insanabile.

Alcuni restano in situazioni logoranti per anni, a causa della paura di restare da soli o per i sensi di colpa nei confronti dell’altro.

Se siete degli svalutati e qualcuno vi dice che non troverete mai nessun altro, avrete paura a lasciarlo.

Se avete paura dell’abbandono, avrete timore a restare da soli.

Se siete vittime di un senso di colpa sfrenato, avrete il terrore a lasciare qualcuno che minaccia di farsi del male ecc…

Ad ogni paura corrisponde una perfetta strategia da parte dell’altro per farvi rimanere.

Ma penso sarete tutti d’accordo che qui di amore non c’è più traccia da un pezzo. Non basta star male per dire che si ama, spesso si sta male per mancanze personali e basta, per quanto dolorose siano.

Quindi la persona che vuole andarsene lo fa principalmente perchè viene cacciata dall’altro, che gli rende la convivenza impossibile. E nel momento che i suoi conflitti di abbandono e colpa vengono meno, la coppia si scioglie perchè non vi è più nessun impedimento o paura a tenerla insieme.

Per cui valgono oggettivamente le regole:

-se lasciate qualcuno è solo perchè non vi sentivate più amati e siete stati mandati via

-se vi ha lasciato qualcuno è solo perchè voi lo avete cacciato

non vuol dire che non avreste voluto stare insieme ancora, ma evidentemente il costo di quella relazione superava il beneficio di stare insieme ad una persona ormai troppo distante da voi.

Purtroppo, la parte spiacevole di questo gioco insensato è che le persone che mandano via il partner vanno poi in cerca di denigrarlo davanti a tutti perchè non possono assolutamente vedere le proprie responsabilità in merito e quindi ottengono doppiamente ciò che vogliono:

1) si liberano di un peso per loro
2) fanno in modo di passare dalla parte della ragione e della vittima per ricevere altre attenzioni

E’ interessante notare che quando c’è una crisi di coppia, la persona che viene vessata va in cerca di un aiuto prima che la coppia si sciolga, mentre chi ha cacciato l’altro lo fa solo dopo la rottura del rapporto ed in primo luogo per cercare conferme sulle colpe del partner.

Per quanto mi è dato vedere nei casi che ho affrontato:
l’unico modo per tenere insieme una coppia in crisi o di farli ritornare insieme dopo una separazione, è quando a fare un lavoro di pulizia dentro di sè è il partner che ha cacciato l’altro.

Perchè solo eliminando i fattori ‘respingenti’ si può tornare insieme ed attrarsi nuovamente.


foto di freedigital

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