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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Perchè Capitano Sempre le Cose che ci Fanno Paura?

Ogni persona è diversa dall’altra, per quanto ci siano alcuni aspetti in comune.

Le sfumature che ci caratterizzano sono uniche, mentre le paure fondamentali sono le stesse.

La paura dell’abbandono è una di queste.

Esistono molte cose che ci spaventano, tuttavia il senso della paura rimane sempre quello di evitarci la morte.

Il problema è capire come mai, sul nostro cammino, finiamo sempre per scontrarci con le cose che temiamo di più e come è meglio reagire in quei momenti.

La risposta può risultare molto semplice, una volta che si è capito il meccanismo sottostante.

Io mi auguro che ognuno di voi, dopo una rapida lettura, sia in grado di testimoniare a se stesso che quanto sto dicendo corrisponde anche alla vostra esperienza personale.

In primo luogo, bisogno distinguere che tipo di vita si intende vivere:

una vita comoda o una vita ricca di sfide?

Chi vuole una vita semplice, senza sorprese nè eventi inaspettati, deve anche sapere che sta ricercando una vita piatta e priva di emozioni, poichè queste sono suscitate solo dal senso di mancanza e dagli imprevisti.

In questo senso, potremmo dire che se la vostra vita non vi piace, non è appagante nè stimolante, non ci sarebbe da stupirsi, è esattamente quanto avete desiderato voi in partenza.

Spesso le persone sono divise tra due desideri di eguale importanza ma inconciliabili.

Ad esempio, molte persone bramano la libertà e contemporaneamente vorrebbero essere protette da qualcuno.

Noi sappiamo che ciò non è possibile. L’archetipo della protezione è il genitore che custodisce il figlio, ma tutti voi potete ben ricordare che in quei momenti di libertà ne avevate veramente poca.

Dunque non potete essere liberi se qualcuno vi deve proteggere, perchè sareste sempre vincolati. Potreste un giorno essere capaci di proteggervi da soli, ma questo implica prendersi anche la responsabilità del proprio destino, senza delegare più nulla a nessuno.

Non tutti sono disposti a pagare il prezzo per le loro scelte.

Decidere vuol dire sempre rinunciare a qualcosa: ogni decisione è una eliminazione di altre alternative scartate; ogni eliminazione richiede un sacrificio, alto o basso.

Sovente mi capita di parlare con persone che risultano bloccate da una loro problematica per mesi o anni interi, senza riuscire a sbloccarsi di un millimetro. Tuttavia, con molta soddisfazione e con lo stesso senso di meraviglia, noto che in seguito ad una semplice chiacchierata, tutto comincia a filare per il verso giusto da un giorno all’altro.

La motivazione è che tutti, quando si bloccano, sono fermi ad un bivio in cui esistono questi due bisogni contrapposti a cui non sanno dare il giusto valore.

Se voi doveste scegliere tra un lavoro ben pagato e lo stesso lavoro mal pagato, è chiaro che non avreste dubbi. A parità di parametri, l’unica differenza sarebbe la paga e questo non produce difficoltà nella valutazione.

Il problema è quando vi trovate a dover scegliere tra due situazioni in cui le condizioni di trattamento non sono commensurabili e voi non avete mai acquisito la facoltà di valutare i rischi ed i pregi di ciascuna opzione.

Esempio: saper confrontare denaro con amore, affetto, riconoscimento, senso di appartenenza.
Come farete a distinguere se lo stipendio percepito sia paragonabile ad un altro salario più basso ma che viene compensato da un trattamento umano completamente diverso?

Una cosa che mi arricchisce immensamente, nel mio lavoro, è l’amore che ricevo dalle persone che incontro, dai loro sorrisi, dal loro calore e gioia che scaturisce una volta finito il percorso insieme. Questo per me ha un enorme valore anche se non posso quantificarlo numericamente, ed influisce nelle mie scelte.

Ma la maggior parte della gente non è sensibilizzata ad osservare queste condizioni razionalmente.

A quel punto restano fermi, perchè il bivio fornisce indicazioni per una destinazione che non hanno mai sentito nominare.

Immaginate di essere in mezzo ad una strada molto lontana dalla zona in cui abitate; state cercando di tornare a casa e guardate le indicazioni stradali. Tuttavia i paesi nominati non vi dicono nulla…come potreste seguire quelle indicazioni e sperare di arrivare a destinazione?

Non potreste, e infatti la gente si ferma e resta immobile in attesa di altre informazioni più utili.

Ad un tratto vi accorgete che i vostri desideri sono sempre ostacolati da qualcosa che vi spaventa, di cui siete terrorizzati.

Supponiamo che il vostro desiderio sia quello di essere realizzati nell’attività lavorativa, di essere persone di successo, note e conosciute in lungo ed in largo.

Presto il vostro desiderio di costruirvi una posizione, sarà frenato dalla paura: ad esempio, la paura di essere giudicati per quello che avete fatto, di essere criticati e denigrati.

Se per voi il più grande pericolo è vedervi sminuiti dalle persone, dovete comprendere che più sarete famosi e più ci saranno persone che parleranno male di voi in proporzione.

Il problema principale è che in questi casi, ci saranno anche persone che vi apprezzeranno in massa ma lodi e critiche seguiranno dei percorsi emotivi completamente separati.

Il vostro obiettivo sarà da un lato ‘costruire’ quindi essere attivi ed ottenere qualcosa: esempio, successo, amore, lodi ecc.

Dall’altro avrete la finalità di ‘evitare’ qualcosa, quindi sarete passivi: esempio, schivare critiche, accuse, minacce ecc.

E’ necessario comprendere che le persone, tendenzialmente non sono abituati a gestire le offese e gli attacchi, perchè da bambini non avevano la capacità di superarle in quanto troppo fragili fisicamente ed emotivamente.

Crescendo, molti restano chiusi nella loro fragilità e sono eccessivamente sensibili alle aggressioni, perchè non hanno sviluppato la comprensione di poterle respingere e non sanno come fare.

Bisogna prendere atto che ciò che vi spaventa, va a ferire un vostro bisogno fondamentale.

Se qualcuno vuole essere approvato, la critica minaccia la sua immagine di persona per bene; chi ha paura di essere abbandonato non potrà invece accettare che qualcuno gli neghi il saluto, perchè per lui equivale ad abbandono e quindi morte.

Altri temono di essere svalorizzati, per cui temono di non valere nulla e di essere scartati dalla loro famiglia ed in ogni circostanza la paura che abbiamo è sempre di morire in una qualche modalità.

Bisogna far combaciare gli aspetti positivi con quelli negativi e fare una valutazione.

Se io ho bisogno di essere appoggiato dal mio gruppo per sentirmi sicuro, devo considerare che il mio gruppo è fatto da tante persone e che non tutte saranno d’accordo con me in ogni circostanza.

Allora bisogna valutare il peso della critica o delle accuse in base al valore che queste persone hanno per voi.

Se un estraneo insinua che voi siete persone di poco conto, dovete anche valutare che la cosa peggiore che possa accadervi sarà di risultare antipatico a questa persona, ma allo stesso modo dovete prendere atto che ciò non ha nessuna rilevanza o influenza nella vostra vita perchè non tutti sono importanti a fini pratici per la vostra sopravvivenza.

Spesso noi ci blocchiamo proprio per la paura di perdere persone che ritenevamo importanti per noi.

Fateci caso, molte volte venite perseguitati ed attaccati solo dopo che avete deciso di volervi bene e di soddisfare un bisogno importante che vi stavate negando da tanto tempo.

A quel punto accade ciò che vi faceva più paura: minaccia di abbandono, critica, disapprovazione, svalutazione, rifiuto ecc.

La brutta notizia del giorno è che voi non potrete evitare di essere trattati in questo modo dagli altri, anche se non avevate nessuna intenzione di dispiacere alcuno.

La buonissima notizia invece è che ogni volta in cui qualcuno vi fa provare questo senso di paura, in realtà vi sta dimostrando che stavate andando dalla parte giusta.

Il fatto di mettervi paura è sempre una strategia che gli altri del vostro branco applicano per farvi desistere dal crescere, perchè sanno che vi perderanno o che non sarete più controllabili e manipolabili.

Tuttavia è bene sapere che il nostro cervello inconscio farà sempre in modo di spingervi verso la vostra giusta direzione e se voi vi bloccate è solo per quella paura, ma adesso sapete che la paura è un segnale che state facendo le cose nel modo migliore per voi ed il vostro progetto di vita, liberando i vostri talenti migliori.


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