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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Occupare il Posto Sbagliato in un Sistema – quando ci si sente più in alto degli altri

In ogni relazione interpersonale sono sempre presenti dei meccanismi che fanno riferimento ad alcune regole fondamentali.

Magari non ci avete mai fatto caso in maniera cosciente, ma ogni volta che siete in relazione con qualcuno, vi porrete automaticamente in un ruolo preciso.

Durante uno scambio, le possibilità a disposizione sono solo 3:


-mi metto alla pari con l’altro

-mi metto sopra di lui

-o al di sotto di lui

E’ evidente che a seconda della posizione che occuperete, le meccaniche cambieranno, così come cambieranno diritti e doveri.

Riassumendo, possiamo dire che le posizioni sono quelle del ‘Pari’, come nel caso di un fratello, o un amico, collega di lavoro, un partner amoroso.

Esiste la condizione di superiorità del genitori, datore di lavoro, le figure di autorità.

Infine la posizione meno protetta, quella del bambino, del piccolo, del figlio, di chi è dipendente da qualcun altro.

Normalmente le persone hanno la tendenza ad occupare tutti questi ruoli a rotazione, o per brevi tratti, anche se contestualmente ciò non sarebbe possibile.

In termini naturali, un genitore è sempre sopra al figlio e dunque la comunicazione sarà sempre subordinata a questa superiorità intrinseca. Tuttavia ci saranno dei brevi momenti in cui anche un figlio avrà qualcosa da insegnare al genitore, magari in circostanze del tutto particolari.

Ad esempio, avete comprato un nuovo telefonino e non sapete come utilizzarlo. Vostro figlio di 12 anni invece sembra molto più esperto di voi in queste cose, e per un attimo vi da lezioni.

Questo succede ed è naturale, tuttavia dev’essere chiaro che si tratta di circostanze rare, per il resto il genitore dovrebbe mantenere un ruolo di guida per il bambino.

Non è ammissibile che un genitore voglia fare l’amicone del piccolo, perchè in questo modo si toglie dal suo ruolo per farne uno che non gli compete.

I figli saranno perfettamente in grado di trovarsi tutti gli amici di cui hanno bisogno, ma di padre e madre non ne avranno altri e sarà un trauma se dovessero rinnegare il proprio mandato.

E’ possibile che in alcuni casi i figli si sentano superiori ai propri genitori e quindi lascino il loro posto di bambini, per cercare di guidare ed insegnare al padre ed alla madre come comportarsi nelle loro faccende private.

Questo meccanismo si instaura silenziosamente fin dalla nascita ma si rende evidente solo in epoche successive.

Per il figlio sarà del tutto normale, lui non capirà la distorsione perchè ha sempre vissuto in quel modo. Le conseguenze sulla sua vita saranno devastanti e se ne accorgerà molto in ritardo.

Ad esempio, chi impara a fare il ‘superiore’ già in famiglia, tenderà a mantenere questo atteggiamento anche in seguito fuori dalle mura domestiche.

Per esempio se avrà un lavoro dipendente, tenderà a voler dare lezioni al proprio capo, uscendo dal suo posto e cercando di usurpare il comando.

I figli che si ergono superiori ai loro genitori, sono coloro che insegnano ai padri ed alle madri come bisognerebbe svolgere il loro mestiere. Questo fa si che perdano il loro status di figli, dunque tutte le responsabilità più gravose ricadranno sulle loro spalle.

Nelle relazioni non sarà mai veramente alla pari col partner, ma tenderà ad instaurare un rapporto in cui lui fa da padre/madre all’altro. Quindi replicherà una relazione genitoriale.

Nei casi più estremi ho visto persone chiamare ‘mammina’ o ‘papino’ il partner che a sua
volta rispondeva chiamandolo ‘figlio mio’. Una cosa davvero esagerata.

Si aggiunga che in questi casi i problemi di natura sessuale nella coppia sono all’ordine del giorno, perchè un rapporto simili prende metaforicamente il nome di ‘incesto’, e sebbene tecnicamente non lo sia, il cervello umano sembra non capire la differenza.

L’incesto è ‘male’ per le nostre credenze e non è ammissibile avere rapporti sessuali coi propri figli e i figli coi propri genitori.

Nel caso delle amicizie, i rapporti si fanno pesanti, poichè per loro natura, gli amici sono un gruppo di pari che hanno voglia di sostenersi l’un l’altro senza incorrere in sanzioni o giudizi di nuovi genitori e capi.

Tuttavia ci sono situazioni ricorrenti in cui, alcuni, usano le amicizie come pretesto per continuare a ‘pontificare’, tenere lezioni e trattare tutti come alunni di scuola.

E’ chiaro che il tutto presenta dei limiti, in base al livello di sopportazione degli amici medesimi.

Per questo motivo chi ha l’atteggiamente nevrotico di fare il ‘superiore’ si ritrova ad allontanare le persone nella propria vita privata. Può essere un buon atteggiamento nel caso lavorativo, se si è dei professionisti e si sta vendendo un prodotto, ma oltre questo utilizzo la situazione sarà sfavorevole.

Tenete presente che quando voi considerate un altro inferiore a voi, in automatico gli state domandando di lasciarvi il peso della sua vita sulle vostre spalle: lui verrà considerato un bambino ed implicitamente lo riterrete un imbecille.

Per questo motivo faticherete moltissimo per lui ed in cambio verrete ripagati da un forte risentimento, perchè non è piacevole essere trattati come degli incapaci 24 ore su 24.

Provate a fare questo semplice esercizio:

pensate ogni volta che siete in rapporti o trattative con qualcun altro, se avete l’impressione di essere migliore di lui; che l’altro sia meno capace; che vi fa pena per qualche motivo e vi viene voglia di aiutarlo ecc.

Sono tutti segnali che state cercando di mettervi ad un livello superiore al suo, e non ne avete diritto, inoltre state deteriorando profondamente i vostri rapporti con quella persona.

La soluzione è ridare a tutti il proprio posto:

1) evitare di interferire con la vita altrui se non è vostro compito

2) impedire agli altri di farsi troppo gli affari vostri.

Più intervenite nella vita degli altri, e meno darete alla persona l’opportunità di arrangiarsi da sola. Se credete che lui non ce la possa fare, vi state solamente giustificando. Nessuno si occuperà mai di se stesso fino a quando ci sarà qualcuno disposto a farlo al suo posto.


foto di www.publicdomainpictures.net

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