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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Migliorare i Rapporti un Passo alla Volta Senza Cadere nella Sottomissione

‘ciao Shahruz, vorrei farti una domanda… soffro della paura dell’abbandono,ne sono consapevole e sto provando a non cadere sempre nelle stesse trappole mentali. lo scenario e’ sempre lo stesso: la persona sparisce senza dire una parola, non si fa sentire per mesi e poi torna (torna sempre).so che probabilmente le persone si allontanano dalla mia vita perche’ si sentono soffocare e hanno bisogno di aria, pero’ perche’ tornano? e perche’ sono frustrati quando io non mi apro piu’? so che questa paura e’ un problema mio e che gli altri non hanno colpe… pero’ magari se riesco a fare il passo successivo non mi succedono sempre le stesse cose. credi sia un bene accettare la persona quando decide di tornare? grazie’

Questo tipo di situazione, con i medesimi dettagli, è talmente frequente che potrebbe stupire i diretti interessati se solo lo sapessero; sembra quasi una storia paradossale.

E invece non lo è, ma ha tutto perfettamente senso…vediamo perchè.

In primo luogo, cerchiamo di spiegare semplicemente come sia possibile che tutto ciò avvenga.

Come è possibile che una persona a noi cara, regolarmente sparisca dalla nostra vita in seguito a determinati passi da parte nostra?

Come è possibile che sempre la stessa persona, dopo non essersi più fatto sentire, ritorni a farsi viva in modi incomprensibili?

In particolare, come è possibile che questa persona torni a farsi viva praticamente ogni volta che noi ci abbiamo rinunciato, o allentiamo di molto il nostro interesse e speranze verso di lei? (ci avevi fatto caso?)

E soprattutto, come è possibile che lo stesso meccanismo capiti a tantissime altre persone?

Si sono messe tutte d’accordo tra loro?
Viviamo in un mondo di pazzi?

Niente di tutto questo.

Le persone in oggetto eseguono semplicemente dei programmi inconsci che rispondono esattamente agli stimoli che noi inviamo loro in maniera silenziosa ed impalpabile.

Se non fosse così sarebbe alquanto ingiustificabile, visto che le corrispondenze sono molto forti: corrispondenze tra il nostro stato d’animo e reazione istantanea da parte di coloro con cui siamo in relazione di qualche tipo.

Tanto per fare un esempio, mi è capitato di seguire persone che avessero problemi finanziari a causa di una penuria di clienti, e pochi minuti dopo(per non dire secondi in certi casi) la conclusione della consulenza individuale o seminario sono stati contattati da nuovi acquirenti, oppure la loro azienda ha cominciato a concludere affari esattamente da quel momento in avanti.

Se facciamo un paragone, noterete che tra uno spasimante che va e viene dal suo innamorato o un cliente che va e viene dall’azienda, non c’è poi una differenza così sostanziale.

Ma allora da cosa dipende tutto questo?

Dal cervello collettivo, e per saperne di più vi rimando all’articolo corrispondente cliccando qui!

Nello specifico, potremmo dire che ogni qual volta sei in attesa che qualcuno si avvicini a te, lo stai investendo di un carico di aspettativa non indifferente.

Se questo carico è sproporzionato alla situazione, l’altra persona lo percepirà inconsciamente come ‘responsabilità’ della vita altrui.

E’ qualcosa di troppo grande da portare sulle proprie spalle e questo scoraggia la maggior parte degli individui che si ritroverebbero a non poter corrispondere un simile peso, con il rischio di deludere l’altro, spezzargli il cuore o di vivere profondi sensi di colpa in seguito.

Per cui come succede in questi casi, quando una ‘richiesta’ che vi viene fatta vi provoca disagio, la persona tende ad allontanarsi dalla fonte stessa.

Magari senza neppure rendersene conto razionalmente, ma il suo inconscio sa che un simile atteggiamento è fastidioso e nocivo, per cui istintivamente si sente più invogliato ad allontanarsi.

Che accade a questo punto?

Semplicemente il tempo passa, il nostro stress per l’attesa aumenta, ed entro breve tempo cominciamo a disilluderci.

Per cui il nostro grado di aspettativa (o carico di responsabilità) verso l’altro comincia a diminuire.

Ben presto il peso che riversiamo sulla persona che ci interessava, diminuisce e scende a livelli di guardia.

A quel punto, il nostro inconscio invia attraverso il cervello collettivo un segnale molto meno minaccioso verso l’altro, che a sua volta percepirà molto meno disagio verso di noi…senza farci neppure caso.

Per questo motivo, un bel giorno la persona che spariva per mesi riprende a farsi sentire e ci telefona, manda un messaggio o ci fa visita di sua iniziativa.

Questo dimostra che nel momento stesso in cui l’altro torna, noi abbiamo raggiunto il livello limite di carico/aspettativa sostenibile per lui. Se lo innalziamo ritorniamo nello stesso meccanismo di prima e la persona tornerà a provare disagio, per cui la cosa migliore sarebbe diminuirlo ulteriormente.

Ma il problema ripetuto nasce proprio qui.

Esattamente, nasce qui perchè non appena l’altro torna a farsi sentire, il nostro grado di illusione ed aspettativa riprende a crescere fino a raggiungere in pochi momenti lo stesso livello che aveva in precedenza.

In altre parole crediamo erroneamente che ci sia di nuovo trippa per gatti.

Per ovvie ragioni, noi torneremo ad attaccarci all’altro e con noi tornerà anche il disagio precedente….di conseguenza la persona che desideravamo appena ritornata nella nostra vita, farà rapidamente le valigie per andarsene di nuovo.

“e perche’ sono frustrati quando io non mi apro piu’?”
Semplicemente perchè se le persone ci stanno attorno è perchè un qualcosa di buono ce lo dobbiamo avere.

Nessuno si sentirebbe liberamente attratto da chi non soddisfa neanche uno dei suoi bisogni.

Probabilmente il fatto di aprirsi soddisfa una di queste necessità di condivisione, se uno non si apre rimane solo frustrazione in aggiunta al disagio del ‘carico/aspettativa’.

In altre parole, le altre persone possono reggere solo una parte di questo carico, e questo è un aspetto negativo nel rapporto, e lo fanno solo perchè in cambio vorrebbero quell’apertura ed intimità di cui si parlava nella domanda, e questo è il fatto positivo che controbilancia o rende lo stress dell’aspettativa più sopportabile.

Ma se togli i pro e lasci solo i contro, è chiaro che la persona si allontanerà.

A quel punto si tratta di una problematica di domanda/offerta.

Ognuno di noi ha qualcosa che può suscitare l’interesse di un altro, bisogna vedere se ciò che noi offriamo è venduto ad un prezzo caro oppure concorrenziale.

Nelle relazioni è un continuo scambio, se lo scambio non è vantaggioso i rapporti non funzionano.

Dal mio punto di vista le relazioni possono fondarsi su principi sani o conflittuali in misura variabile.

Se ora tu ti trovi a questo punto devi trovare il coraggio di darti un voto e partire alla conquista della tua prossima qualità da perfezionare, in modo che il tuo livello aumenti e così possa aumentare anche il livello della persona che ti frequenta.

Potrà sembrare strano, ma per quanto le persone che ci circondano possano sembrare più o meno valide, in realtà costoro possiedono un livello di conflitti irrisolti la cui area è paragonabile alla nostra, solo che la loro disposizione differisce.

Per cui ci sono persone che hanno relazioni di un certo livello qualitativo e non ne sono soddisfatte. Non c’è nulla che non vada in loro, anzi, caso mai il loro problema è solamente quello di essersi rese conto di non accontentarsi più e di voler migliorare.

Ma per farlo non possono cercare un partner nuovo, perchè le persone in arrivo saranno molto simili tra loro se non cambiamo noi per primi.

Mentre se noi risolviamo dei limiti che ci caratterizzano, il risultato sarà quello di incontrare partner di un livello più alto e simile a ciò che siamo diventati.

Se invece a cambiare è solo il nostro compagno/a, una volta raggiunto un livello superiore, sarà lui ad abbandonarci perchè noi risulteremo inadeguati alle sue nuove richieste.

Per questo disincentivo molto le persone con problemi di coppia che scaricano le responsabilità totalmente sull’altro.

Si tratta solo di perfezionare un aspetto per volta di noi stessi e gli altri saranno spontaneamente attratti, tanto da non poter più fare a meno di noi.


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Questo argomento viene trattato nel corso “Regole nei Rapporti Umani

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