Seguici su:

"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Le Relazioni Sono solo Biologiche o anche Spirituali?

Da un lettore “e la spiritualità che fine fa in tutto questo discorso?
…cioè, dopo che hai già fatto la scelta della persona, dopo che hai concepito e messo al mondo… cioè, dopo che tutti i giochi sono fatti? quando hai bisogno di un appiglio dopo che ti accorgi che le tue scelte erano sbagliate? che senso ha?” 


Una cosa che mi piace dell’evoluzione è il cambiamento delle visuali e il punto di vista sui problemi nella storia.

Se un tempo era normale vivere delle relazioni amorose di semplice possesso dell’altro, mentre lo scambio emotivo avveniva solo con persone del proprio sesso (ai tempi dei greci e dei romani), col passare degli anni si sono affermati dei bisogni sempre più intimi e di completamento emotivo che trovano sfogo solo in un rapporto sano tra due persone di sesso diverso.


Adesso non è più una mera questione di riproduzione e sopravvivenza, ma si affaccia anche l’aspetto spirituale del rapporto di coppia.



Per chi non lo avesse fatto, rimando all’articolo precedente ‘Relazioni Amorose Sbilanciate e Problematiche’

Per fare un’analogia, non molto tempo fa il concetto di salute riguardava solamente l’aspetto fisico della persona; oggi i parametri moderni prevedono anche una salute di tipo psico-fisica.

Se voi chiedete ad una persona di 40 anni come andava la relazione tra i suoi genitori, vi risponderà: “Stanno insieme da quasi 50 anni.” E con questa risposta crederà di avervi detto che stanno bene insieme.


Ma alla stessa persona potreste chiedere:”E la tua relazione di coppia come va?”
E potrebbe rispondervi:”Sono sposato da 10 anni ma vorrei andarmene via da 8, solo che ci sono in mezzo 2 figli e non posso.”

E’ solo un esempio per far capire come in realtà ‘stare insieme’ fisicamente non significhi nulla. In mezzo ci sono tutto un insieme di bisogni relazionali che servono a tenere viva la coppia, evitando di cadere in frustrazioni.

A questo punto ci sono due soluzioni valide per uscire dal conflitto di un rapporto che non funziona più come dovrebbe:


1) La comunicazione: ci si mette a discutere delle cose che non vanno e si cerca insieme una soluzione favorevole. In tal caso la coppia va avanti come prima e talvolta meglio di prima.

Naturalmente sono in pochi a scegliere questa strada perchè di norma è la più faticosa. Cercare un cambiamento implica l’ammissione di non essere perfetti, e questo si scontra con la credenza che un giorno ognuno di noi avrebbe trovato la persona giusta.

Se la persona è giusta, nella nostra idea malata significa che andrà bene senza che nessuno muova un dito per far funzionare il rapporto, quindi non essendo così comincia a farsi largo l’idea che forse la persona con cui stiamo non è quella giusta, magari è un errore.


Ecco che non abbiamo più la voglia di sistemare le cose, non ne vale la pena perchè tanto quella non era la persona giusta.

Risultato: il rapporto si degrada ulteriormente.


2) Lasciarsi: quando le avete proprio provate tutte e non c’è risposta adeguata dall’altra parte. Per quanto doloroso possa essere, non vi rimane che andarvene.

In queste situazioni di crisi mi arrivano sempre due tipologie di persone.
a) Quello che vuole salvare il rapporto, è sempre colui che sente per primo l’emergenza e la crisi con tutte le naturali conseguenze. Di solito questa persona viene a chiedere consiglio prima che le cose divengano irreparabili per salvare il salvabile.

b) Quello a cui va tutto bene così, è sempre colui che viene a chiedere chiarimenti dopo che il rapporto si è già rotto e l’altra persona ha già lasciato la casa in piena frustrazione, e per salvarsi indirettamente la vita.

Il fatto che la relazione termini non significa che fosse sbagliata in partenza, è solamente il risultato dell’impegno dei singoli in seguito ad una crisi.

Poichè nulla è immutabile, neanche la situazione esterna lo sarà.
Di conseguenza quando conoscete una persona nuova con cui intraprenderete una relazione, perchè ciò avvenga è necessario che tra voi due ci sia sempre un incastro perfetto.


Questo incastro dipende sempre dalle vostre condizioni attuali (anche voi non siete sempre uguali nel tempo) e dalle condizioni ambientali e sociali in cui vivete.

E in un primo periodo è tutto perfetto, tutto funziona alla grande.

Tuttavia, le cose cambiano, le esigenze personali evolvono, voi maturate interiormente ed esplorate nuove parti di voi, l’ambiente vi mette di fronte a nuove sfide che prima non esistevano…e a questo punto siete costretti ad affrontare insieme un pericolo che incombe.

Se ce la fate subito non vi è alcun problema.
Se non ne siete in grado,  nasce una crisi di coppia, ovvero la necessità di trovare un equilibrio del tutto nuovo per poter restare insieme ed allo stesso tempo risolvere la nuova richiesta esterna. Anche un figlio può essere una novità che vi costringe a cambiare le cose, a gestire tempo e risorse in modo differente sacrificando qualcosa alla vostra vita di coppia.

Non è un caso ad esempio, che alcuni rapporti si logorino a partire dalla nascita del primo figlio, ma potrebbero esserci anche altre cause; in ogni caso è sempre per via di una novità:

-un figlio
-un lutto in famiglia
-un trasferimento inaspettato
-una violenza subita
-uno shock quasiasi

tutte queste esperienze vi costringono a ragionare in modo diverso, non potete far finta che non ci siano. E se non ce la farete entrerete in una crisi di coppia e se la crisi persiste il rapporto finirà.

La terza soluzione che le persone applicano è l’unica veramente malsana


3) Stare insieme nonostante le crisi insuperate: è quando la coppia per problemi secondari (soldi, giudizio sociale, sensi di colpa, ecc) non riesce a dividersi e si costringe a vivere insieme anche per decenni, con frustrazioni e collera repressa uno verso l’altro.

Nel migliore dei casi si vive in una profonda depressione e mancanza di entusiasmo per tutto il resto della vita. In casi anche peggiori avvengono incidenti mortali, o gravi malattie in sequenza una dietro l’altra fino a quando uno dei due non lascia questo mondo e libera l’altro.

Quindi la spiritualità dove sta in tutto questo meccanismo?

Dipende da quale idea ci siamo fatti della spiritualità.

Se per spiritualità intendiamo anche la facoltà di esprimere noi stessi in questo mondo allo scopo di sviluppare le nostre virtù personali, è chiaro che per farlo avremo bisogno di una palestra adeguata.

Vivere delle interazioni sociali o delle relazioni con gli altri è un’ottima palestra. Per cui in coppia non si fa altro che sollecitare maggiormente queste interazioni per sviluppare una qualità interiore dopo l’altra.

Non ci si sceglie mai a casa: chi ha potuto fare ricerche sulla genealogia ha sempre osservato che i problemi di un ramo corrispondono sempre ai problemi dell’altro versante della famiglia. La ricerca del partner è comunque guidata da un cervello inconscio ma preciso al millimetro.

E’ chiaro che se i rapporti fossero perfetti in eterno, non ci sarebbe mai nulla da affrontare e neanche nessun piacere, perchè il piacere viene anche in conseguenza dell’alternanza tra fasi depressive e fasi di risoluzione dei problemi personali.


Una relazione appagante è quella che mette il giusto grado di sfida, non quella perfetta in cui tutto va già bene così com’è.

Tuttavia se noi ci siamo fatti l’idea che le relazioni non abbiano bisogno di manutenzione, che tutto vada bene per conto proprio, siamo in una distorsione che ci farà andare male ovunque.

Le relazioni non finiscono perchè la persona con cui ci siamo messi era sbagliata.
Le relazioni finiscono perchè abbiamo smesso di avere obiettivi con quella persona, e allo stesso modo iniziano sempre perchè ne avevamo uno complementare col nostro partner.


Va da sè che più avremo obiettivi a lungo termine e più la relazione andrà avanti.

Inevitabilmente alcuni obiettivi terminano prematuramente, ma alcune persone che ho seguito sono riusciti a ricostituire il rapporto anche dopo la rottura, semplicemente indagando qual era il loro bisogno più elevato.

E’ qui che entra in gioco la nostra spiritualità.
La spiritualità è un nostro sentimento che va sviluppato, se però ciò non avviene ci incastreremo per forza di cose con persone del nostro rango, perchè una persona equilibrata non potrà mai stare insieme a qualcuno di fortemente problematico, non avrebbe senso.


Il livello di conflitto tra due persone che stanno insieme deve essere equivalente, sebbene i conflitti possano essere diversi.



Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo su facebook!


Questo argomento viene trattato nel corso “Regole nei Rapporti Umani”


foto di www.publicdomainpictures.net/

Richiedi Informazioni

    Dichiaro di aver preso visione alla informativa sulla Privacy e acconsento al Trattamento dei Dati - Leggi INFORMATIVA PRIVACY