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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Il conflitto biologico

conflitto-biologico-sensoQual è la differenza tra un conflitto psicologico ed uno biologico?

Nella vita abbiamo spesso delle difficoltà, situazioni sgradite che ci mettono in crisi.
Eppure non tutte ci portano a vivere le stesse conseguenze.

Alcuni conflitti ci stressano solamente, altri ci fanno ammalare.

I primi sono conflitti psicologici, mentre i secondi sono di tipo biologico.


Abbiamo già visto che cosa si intende per ‘conflitto’.

E’ sempre una situazione in cui non possiamo ottenere ciò che vorremmo o di cui abbiamo bisogno. Magari è un’aspettativa delusa, oppure un imprevisto doloroso.

Sintetizzando, se vi trovate in una situazione del tipo:

‘voglio ma non posso’; oppure ‘non voglio ma devo’

siete in conflitto
.

I conflitti biologici sono tutte quelle circostanze in cui è in pericolo la vita stessa dell’individuo.
A quel punto ciò che più ha importanza è trovare una soluzione rapida ed efficace per salvarsi, non c’è tempo per fare dissertazioni filosofiche.

E’ una questione di gerarchie.
Il cervello biologico ha il compito specifico di allungarvi la vita il più possibile e nel migliore dei modi possibile per lui. Pur di riuscirci applicherà tutte quelle soluzioni già immagazzinate nelle sue memorie cellulari e che hanno dimostrato di essere state utili in passato.

Se è necessario, il vostro cervello animale si impadronirà completamente di voi, sorvolando sulle vostre credenze, i vostri valori, il buon senso sociale, calpesterà chiunque pur di cavarsela. Ma se ciò accade significa solamente una cosa, che voi vi trovavate in condizioni estreme e in pericolo di vita.

Documentazioni sulla Seconda Guerra Mondiale, hanno rilevato che nei campi di concentramento avvenivano fenomeni molto particolari.

Nelle camere a gas, era evidente che nessuno sarebbe potuto mai fuggire in assenza di un aiuto esterno. Eppure questo non impediva ai presenti di applicare dei programmi biologici di sopravvivenza pur di morire anche un solo istante più tardi.

La gente uccisa dai gas non si distribuiva in maniera omogenea per la stanza; i superstiti tendevano ad ammassare i corpi uno sull’altro in modo di elevarsi sempre di più verso l’alto, fino a che i corpi non si avvicinavano al soffitto, zona in cui l’aria era più respirabile.

Questo non preveniva i presenti da una morte drammatica, tuttavia garantiva ad alcuni qualche istante di sopravvivenza in più. Sono esempi di programmi speciali comportamentali, finalizzati a risolvere un conflitto biologico.

E’ biologico in quanto è in gioco la propria sopravvivenza e questo può spingere le persone a comportarsi in modi del tutto differenti rispetto alla norma. Infatti è probabile che in condizioni quotidiane si tenda ad avere resistenze nel calpestare un cadavere, vuoi per disgusto piuttosto che per rispetto di un corpo e così via. Ciò potrebbe non accadere in situazioni di panico, ma solo perchè qualcosa dentro la testa delle persone si è temporaneamente modificato.

E’ famoso il caso di quelle persone precipitate con un aereplano sulle montagne nevose, di cui esiste anche una pellicola intitolata ‘Alive’. I superstiti, pur di sopravvivere cominciarono a mangiare i resti dei loro compagni deceduti. Ribadisco che non c’era tempo di fare filosofia, il problema era concreto e riguardava un pericolo.

Questo pericolo potrebbe essere reale oppure ‘simbolico’, ma per il cervello tutto questo non ha alcuna importanza perchè da un punto di vista primitivo: simbolico, virtuale, immaginario e reale sono la stessa cosa.

Se immaginate di trovarvi in spiaggia ai Caraibi, oppure ci andate sul serio ed osservato il panorama, nel vostro cervello si attiveranno le stesse aree.

I requisiti per avere un conflitto di tipo ‘biologico’ sono molto precisi.

1) Deve essere un avvenimento Drammatico.
Significa, pericoloso per la sopravvivenza.

Se una persona si recide un’arteria, il rischio è dissanguamento, è un rischio concreto e per la persona è un fatto drammatico.

2) Deve essere un avvenimento Inaspettato.
Non poteva in alcun modo essere prevedibile. La mente non si era ancora abituata all’idea perchè non ci aveva mai pensato.

Esempio. Un vostro caro è ammalato da molti anni e col tempo sapete già che morirà in quanto le condizioni continuano a peggiorare. Questo fatto è prevedibile.
Invece se un giorno qualcuno vi chiama al telefono per dirvi che è morto un vostro zio per un improvviso malore, è imprevedibile ed inatteso.

3) Vissuto nell’isolamento.
Questo isolamento è dato dai neuroni presi d’assalto dal potente ‘choc’ i quali vengono isolati dal resto del cervello, per evitare che ci sia uno sbalzo di tensione troppo forte. Le conseguenze di ciò sono il totale vuoto emotivo per l’avvenimento in questione. La persona saprà di aver vissuto qualcosa di pesante, potrà descrivere la scena ma non avrà accesso al ‘Risentito’ che è quello che gli permette di condividere la sua emozione con gli altri.

La persona sarà sola perchè non riesce a capire cosa ha provato e nessuno riesce a capire ciò che gli succede.

4) Non ci sono soluzioni praticabili alla situazione.
Questo evento è risolvibile? E in che modo?

Per il bambino può essere drammatico il momento in cui gli cade il gelato per terra, non è risolvibile perchè è un bambino. Se fosse un adulto potrebbe mettere mano al portafoglio e comprarsene un altro, ma lui è un bambino e non ha denaro.
Quando il cane vi strattona e voi perdete la presa sul guinzaglio, se va a finire sotto una macchina morendo sul colpo. E’ un dramma, inaspettato, vissuto in isolamento. Non è risolvibile perchè il cane è morto ormai.

Invero si possono trovare altre soluzioni alternative come, acquistare un cane nuovo. Per il cervello biologico può funzionare, il conflitto biologico viene ugualmente risolto, lo stress si elimina e la salute ritorna a livelli standard.

Il problema è che le persone non sanno come si entra in conflitto e non sanno nè individuare gli choc, nè applicare le dovute soluzioni.

Hamer chiama DHS il conflitto biologico, ovvero Dirk Hamer Sindrome. Infatti Hamer ebbe un conflitto biologico a seguito del trauma per la perdita del figlio Dirk morto in circostanze drammatiche, colpito da un colpo di fucile per mano di Vittorio Emanuele nel 1978.

Se sono presenti tutte e 4 le condizioni di cui sopra, avremo un conflitto biologico, di conseguenza il tronco cerebrale andrà in allarme e richiederà l’applicazione di un programma speciale di sopravvivenza, che di solito chiamiamo malattia fisica, ma può essere anche un problema di tipo psichiatrico.

Se anche solo una di quelle 4 condizioni non è soddisfatta, al posto di un conflitto biologico avremo un conflitto psicologico. La differenza è che nessuna malattia colpirà il nostro organismo.

Poichè è assolutamente impossibile evitare di vivere degli choc e dunque dei conflitti inaspettati, drammatici o in isolamento; la miglior forma di prevenzione/azione è quella di ampliare le nostre vedute in modo da raccogliere i mezzi per ottenere quante più soluzioni ai problemi giornalieri possibile.

La PNL, essendo la disciplina che mira all’eccellenza in ogni settore, si dimostra lo strumento ideale per conseguire questo obiettivo.



foto di freedigitalphotos.net

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