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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

I Fallimenti Programmati e la Paura di Stare Soli

Per quanto possa sembrare incredibile, ognuno di noi cerca sempre di corrispondere ad un programma di vita inconsapevole.

Sebbene la persona in questione non ne conosca le ragioni, ogni singola azione può essere presa e collocata all’interno di un quadro più ampio e significativo.

In questo modo vi accorgerete che nulla succede per caso, e che voi avete nelle vostre mani molto più potere di quanto immaginavate.

Questi programmi sono sia la causa dei vostri successi che dei vostri fallimenti.

Il problema è che dobbiamo imparare a distinguere due livelli di pensiero dentro di noi, che non sempre la pensano allo stesso modo.

Il primo livello è quello razionale, attiene ai vostri pensieri personali e per sapere che cosa avviene su questo piano è sufficiente sondare la propria mente.

La componente razionale, in persone sane, è completamente a vostra disposizione, non dovete fare altro che consultarla.

In questo modo se avete voglia di mangiare non dovrete far altro che sentire quello che desiderate mangiare, dove, come e quando.

Se avete bisogno di un lavoro, dovrete sentire quali richieste e quali condizioni vi impone la vostra mente e saprete come accontentarla.

Altri magari desiderano una relazione, e dunque nella testa si faranno dei pensieri sul tipo di rapporto che cercano e così via.

Tutti questi pensieri sono a vostra disposizione e sono liberi, ma il punto è che non sono gli unici ragionamenti che il vostro cervello sta compiendo, sono solo quelli a cui voi avete accesso.

E’ come se la coscienza fosse un’entità indipendente dal corpo, che vive a prestito in questo contenitore di carne.

Detto in altri termini, il corpo non vi appartiene, ma vi è stato dato in usufrutto per il vostro bisogno di crescita interiore. Poichè una coscienza senza un corpo non ha nessuna possibilità di incarnarsi e fare esperienza in questo mondo materiale.

Di conseguenza, il vero proprietario del corpo fisico, agirà dietro alle quinte per fare in modo che voi non rechiate danno al suo capitale biologico.

La Coscienza ha il duplice compito di ‘svilupparsi’ e di portare onore e benessere al corpo che gli è stato affidato, ma che non gli appartiene.

Ad un certo punto il trattamento che riserviamo al nostro organismo sarà carente e disdicevole. E’ in questo momento che il vero proprietario prenderà il sopravvento e tirerà i remi in barca, lasciandovi a spasso.

Questa è la parte inconscia del vostro cervello, la quale si occupa solo di far sopravvivere il vostro corpo, non si cura della coscienza.

Una coscienza che non sa affrontare i pesi della vita in maniera ottimale è un cattivo comandante che verrà prontamente destituito.

Per questo i programmi inconsci prendono il sopravvento e faranno capitare tutta una serie di situazioni che apparentemente sono terribili, rispetto alle nostre aspettative, ma che in realtà ci tengono in vita, anche se facendoci soffrire psichicamente.

Faccio alcuni esempi di questi programmi.

-Ci sono persone che hanno una condotta poco edificante da un punto di vista sociale: si rendono ridicoli, compiono azioni spiacevoli nei confronti di persone di spessore attorno a loro (migliori amici, partner, datori di lavoro).

In ogni caso il risultato sarà il medesimo: discredito sociale, isolamento e chiusura di ogni possibilità di prosperità.

-Qualcuno ha la tendenza a far fallire le proprie carriere lavorative e regolarmente si ritrova in una situazione di regressione ‘economica’ che lo costringe a chiedere aiuto ai familiari per essere mantenuto.

-In alcuni casi ci sono persone con una mentalità prospera economicamente, che si mettono in relazione con persone dal progetto di fallimento, e fino a quando stanno insieme è quest’ultimo il programma che prevale.

-Altri hanno una profonda ferita affettiva, e quando trovano un partner è sempre qualcuno che non li amerà adeguatamente e che li tratterà male.

Sono solo alcuni esempi diffusi che mi è capitato di osservare, ma le possibilità sono infinite e ognuno di noi ha seguito almeno un programma del genere nell’arco della sua vita.

Ma a che cosa rispondono queste situazioni?

La mancanza fondamentale in ognuna di queste circostanze è la paura di fare da soli, di non farcela.
In particolare è la paura di non farcela senza la famiglia di origine che genera un legame di sicurezza a cui non sempre sappiamo rinunciare.

Per esempio:
Quando una donna di successo si sposa con un uomo dalla mentalità fallimentare, se il legame con lui dura da molti anni, in realtà manifesta la sua paura di starsene da sola.

Ho visto molte persone arrivare allo sfinimento perchè cercavano di risolvere i problemi economici del partner senza successo, poichè in realtà intervenivano solo materialmente ma senza cambiare il programma inconscio di lui.

Per questa ragione, tali persone non sono libere di avere ‘successo economico’ poichè se loro diventassero ricche, ciò andrebbe contro il progetto del compagno che non vuole assolutamente cambiare rotta.

Come può convivere un ricco insieme ad un povero sotto lo stesso tetto?

Non può!
O il povero si lascia trasformare in ricco oppure sarà il secondo a diventare povero.

Il più tenace tra i due prevale.

Fino a quando non c’è unità di vedute, certe contraddizioni sono insostenibili.
L’unica soluzione è separarsi, ma se il ricco ha un conflitto di abbandono preferirà diventare povero ed autosabotarsi piuttosto che stare da solo.

Non è un caso che in seguito a lutti o divorzi, improvvisamente uno dei due coniugi ha cambiato radicalmente stile di vita, o in meglio o in peggio. Perchè a quel punto ha iniziato a seguire il suo programma personale.

Non posso dire che questo legame sia tenuto insieme dall’amore, anche se apparentemente poteva sembrare. E’ un legame che viene nutrito dalla paura di non farcela da soli.

Quando c’è vero amore non c’è mai paura.

Allo stessa maniera, chi fallisce nel suo lavoro e si ritrova spesso a casa dei propri genitori anche dopo molti anni, è perchè in realtà non li aveva mai lasciati davvero.

Non è trasferendosi, o sposandosi che si lascia ‘emotivamente’ la propria famiglia: lo dimostrano quelle persone che una volta divorziato, a distanza di 15-20 anni sono ritornate in casa da papà e mamma.

Casi simili sono le persone in uno stato precario dal punto di vista lavorativo o in cassa integrazione. Sono quindi in un legame con la precedente azienda e fino a quando non rinunciano a questo legame non troveranno un altro lavoro.

Conosco molte persone che non hanno questa dipendenza dal punto di vista aziendale e che si licenziano sempre prima di trovare un nuovo lavoro, e fatalità lo trovano sempre dopo pochi giorni, massimo qualche settimana. Ma in ogni caso non aspettano e non hanno bisogno di affidarsi a nessuno se non a loro stessi.

Un altro progetto di fallimento molto subdolo è quello di coloro che non vogliono abbandonare la collera.

La collera è sempre un amore non corrisposto o che ci ha delusi.
Se voi avete grandi aspettative verso qualcuno, proverete rancore nel momento in cui non vi sentite adeguatamente corrisposti.

Ma questo amore divenuto collera, mantiene tra voi e loro un forte legame che non vi permetterà di guardare avanti e di rifarvi una vita migliore stavolta.

Per questo le grandi collere sono comunque un pretesto per stare uniti all’oggetto del nostro amore, e più è forte la collera, più questo legame è grande.

Cosa succede a chi si sta torturando per il rancore che gli sta consumando il fegato?

Succede che non avrà mai una vita di successo, ma che in cambio potrà sentirsi ‘non abbandonato’.

E se abbandona la collera che accadrà?

Che non avrà più ragioni di restare e sarà costretto ad andarsene dalla ‘famiglia’ e costruirsi una vita di successo, ma solo se non ha più paura di farcela da solo potrà farlo.

E a chi lo ha fatto che cosa è accaduto?

Che si è poi reso conto che la famiglia non ti abbandona mai a livello energetico e che in ogni tuo passo ci sono sempre loro a guardarti le spalle e a sostenerti, ma perchè ciò avvenga bisogna che tu non abbia più un legame infantile e che sia disposto a fare a meno di loro.

Altrimenti da sostegno diventeranno il vostro più grande impedimento per sempre.

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