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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Esistono Solo le Cose di Cui Parliamo – le altre mancano dalla nostra vita

Avete mai notato che le compagnie sono spesso composte da persone molto omogenee tra loro e che gli argomenti caldi sono quasi sempre gli stessi?

Chi ha l’abitudine di spaziare da un gruppo all’altro ha sicuramente notato che ognuno di essi ha i suoi punti forti e deboli, possiede una tematica principale, i suoi argomenti tabù e così via.

Normalmente il gruppo è composto da persone con una serie di caratteristiche comuni che crea quel legame e genera attrazione verso di voi.

Nel momento in cui questo tema condiviso viene meno, l’attrazione svanisce e la compagnia si disgrega.


I singoli elementi non andranno perduti, ma si ricombineranno con gli elementi liberi di altri gruppi per formare nuovi nuclei sociali.

La cosa interessante è che normalmente si tende a parlare e a condividere solo gli argomenti in cui non ci si sente in ‘conflitto’ e che dunque non ci creano stress.

Se nel vostro giro di amicizie esistono dei temi che non vengono mai toccati, significa che l’intera compagnia è in conflitto su quell’argomento.

Per esempio, potreste essere in un gruppo di persone in cui non si parla mai di denaro. Questo potrebbe farvi supporre che i soldi non siano il tema più piacevole di cui discutere, altrimenti lo fareste poichè l’aspetto finanziario è uno delle componenti fondamentali della vita di un individuo. Ed è un vero peccato, perchè le persone ricche parlano molto di soldi e si vede nei risultati.

Se non c’è una confidenza riguardo ai soldi, come potrete poi essere abili nel gestirli? Come potreste perfezionarvi nelle vostre capacità di amministrazione o fare progetti a lungo termine per acquisti importanti, mutui e valutare questioni relative a tassazioni più vantaggiose per voi?

Delle volte ci sono persone che hanno problemi col denaro e tendono a frequentare quasi esclusivamente persone squattrinate, questo perchè la mancanza di soldi è uno dei legami di quel gruppo.

Il problema è che questo aspetto si manifesterà anche nelle proprie difficoltà lavorative anche uscendo dal contesto amicizia per passare alla vita privata.

Altre volte si formano compagnie di persone ‘single’ in cui ogni volta che qualcuno entra a farne parte è per il fatto di aver appena concluso una storia importante e nel momento in cui ne inizia un’altra pochi mesi dopo, questa persona esce dal gruppo o viene espulsa dagli altri.

In ogni caso il motivo fondamentale è che non ha più punti di contatto con la politica della compagnia.

Similmente ci sono le compagnie di coppie sposate e poi di coppie con figli, che difficilmente si mescolano a quelle di altro genere, perchè tutto l’insieme di interessi, impegni e responsabilità ha creato dei presupposti completamente differenti.

Naturalmente parlo di gruppo ‘principale’ in cui si passa più tempo, esistono sempre le eccezioni nei ritagli del mese.

E’ veramente curiosa la sensazione di trovarsi ‘improvvisamente’ in un gruppo di persone completamente estranee, magari su invito di una conoscenza comune, e rendersi conto di non avere proprio nulla da condividere. Anzi, si ha quasi la sensazione di appartenere a due ‘mondi completamente diversi’.

Ciò non deve stupire, poichè ognuno di noi ha più caratteristiche da esprimere, e se si mantiene una visione concreta del proprio sociale, ci si accorge che in ogni gruppo ci sono argomenti che è possibile toccare ed altri che sarebbe proprio il caso di evitare.

Di solito esistono temi caldi come la politica, la religione, il razzismo e altri ancora, che tendono a far prendere fuoco rapidamente gli animi di chi la pensa diversamente da voi. Per questo è prassi associarsi con persone che su queste cose la pensino in maniera simile, non necessariamente per discutere dell’argomento ma per avere almeno la cognizione di condividere alcuni valori fondamentali di vita.

Il meccanismo alla base di tutto questo è il fatto che il cervello ha come una serie di interruttori, ognuno dei quali si occupa di determinati argomenti rappresentati da contesti di vita.

Le cose di cui parlate apertamente sono gli argomenti in cui vi esprimete all’esterno e quindi producono una scarica di tensione che manifesta salute ed equilibrio in tal senso.

Ma se un giorno, vi capita di vivere un pesante trauma su un aspetto della vostra vita che riguarda un determinato contesto, da quel momento in poi il circuito corrispondente entra in crisi e si chiude.

Una volta chiuso sarà come se diventaste impermeabili all’argomento, non vi interessa più, non sentite l’esigenza di occuparvene o di parlarne con nessuno, anzi vi farebbe addirittura soffrire.

E’ il classico esempio di Tasto Dolente, che nei casi peggiori porta alla depressione.

Se un argomento è per voi un tasto dolente, significa che vi ha già fatti soffrire in passato e avete chiuso quella parte perdendo per strada un pezzo di voi, che non avete la minima intenzione di riprendere indietro perchè significherebbe sistemare una vostra paura.

Dunque, col passare del tempo ci saranno sempre più cose che non sarà possibile affrontare, e le vostre frequentazioni rispecchieranno questa chiusura perchè, probabilmente neanche i vostri amici saranno molto propensi a parlare delle stesse cose.

Per risolvere il problema, è necessario fare una sorta di riabilitazione cerebrale e riprendere a considerare e discutere dei temi per voi scottanti. Dovete come prima cosa individuare persone che secondo il vostro parere sono riusciti ad avere successo nei settori in cui voi arrancate.

Poi dovete fare lo sforzo di frequentarli e discutere insieme a loro anche delle cose che vi mettono ansia e vi danno fastidio per un semplice motivo.

Se voi non potete farlo è perchè il cervello ha chiuso dei circuiti nella testa, ma la cosa bella è che questi circuiti sono gli stessi in tutti gli esseri umani, anche in coloro che non hanno il vostro problema.

Frequentando queste persone ‘aperte’ potrete lasciarvi influenzare positivamente dalla loro sicurezza e padronanza dell’argomento in modo da riaprire i vostri canali in modo molto più rapido di quanto potreste mai fare da soli.

Vi renderete facilmente conto che il vostro blocco è solamente conseguenza di uno shock che origina da una mancanza di educazione rispetto a quello specifico argomento. L’educazione è quella che i vostri genitori non hanno saputo darvi quando eravate bambini, sono le cose che non vi hanno insegnato a fare praticamente e che ora vi mancano.

In questo modo le persone di successo si sostituiranno per un periodo ai vostri veri genitori, riempiendo gli spazi vuoti lasciati da loro.

Una parentesi a parte la meritano anche i discorsi negativi che si fanno su aspetti specifici della vita.

Le cose spiacevoli di cui parlate, fanno invece parte di ciò che vi accade, ma che non vi mettono ancora così a disagio al punto da nasconderle.

In pratica, fanno parte di questa condizione tutti coloro che tendono a lamentarsi delle loro difficoltà in pubblico. Effettivamente hanno un problema nella loro valutazione in quei contesti, indipendentemente dal fatto che voi non siate d’accordo con la loro visione.


Riassumendo:

1) Ciò di cui non parlate: o è assente oppure è carente ed insoddisfacente, perchè non c’è nessun motivo di non parlare di qualcosa che vi fa stare bene.

2) Le cose spiacevoli di cui parlate invece, fanno effettivamente parte di voi.

Credo che sia venuto il momento di fare un po’ di pulizia.


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