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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Costruire il Futuro che Vogliamo – Percepire lo Spazio/Tempo in modo innovativo

Per molti il futuro è un’incognita e tutto ciò che non è conosciuto mette ansia.

Se proviamo incertezza per il nostro futuro, saremo inevitabilmente fragili, preoccupati e timorosi.

Questi sono tutti segnali di insicurezza e bassa fiducia nei propri mezzi. Purtroppo è anche il risultato della nostra forma mentale, basata su preconcetti arcaici e ormai superati.

Ma come sarebbe la nostra vita se adottassimo un sistema più al passo coi tempi?

Certamente impareremmo a percepire il fluire degli eventi in modo nuovo, consapevole e rassicurante.

Da veri protagonisti!

Ogni tanto mi diletto a parlare delle percezioni spazio/temporali in termini quantistici.

Alcuni compiono l’estremo errore di guardare con diffidenza coloro che lo fanno; temono che siano solo parole gettate al vento basate su aria fritta e che certi principi non sono esportabili in contesti differenti da quelli di origine.

Be’ mi dispiace per loro.

In primo luogo certa gente dimostra di essere molto in ritardo con le scoperte dell’uomo; esiste infatti una contraddizione molto forte in chi per adoperare un computer si basa su modelli subatomici rivoluzionari, ma quando si tratta di materie psicologiche tende a non farne il medesimo utilizzo.

Altri lamentano il fatto che sia improbabile adottare alcuni principi fisici all’interno di modelli mentali per l’interpretazione di una realtà.

Peccato che poi esista il concetto di ‘frattale’ che dimostra come ogni parte dell’esistenza manifesti i medesimi principi sia nell’infinitamente piccolo che nell’infinitamente grande e ciò che vale da una parte, può essere osservato pari pari in altri contesti.

Ciò che veramente mi interessa è che quello di cui parlo sia applicabile nella realtà, e di norma lo è.

Veniamo al nostro sistema di percezione spazio-temporale.

Lo si vede facilmente in chi pone domande divinatorie sul proprio futuro, infatti esistono due modi di porsi un quesito:

1) come sarà il mio avvenire?

2) come posso fare per raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo?

Notate una differenza tra i due modi di porsi?

Entrambi hanno a che fare con un dubbio sul proprio futuro, solo che nel primo caso l’atteggiamento è estremamente passivo. Non ci si pone neanche il problema se sia possibile direzionare il proprio risultato, ci si limita solo a chiedersi se le cose andranno come le si prospetta.

Nel secondo caso, la domanda attiene ad un processo di lavoro interiore, sul proprio grado di competenze iniziali e su quale sia il modo migliore per ampliare le possibilità di successo, attraverso un gesto pratico.

Il fatto di essere passivi denota una scarsa consapevolezza della responsabilità individuale nel raggiungimento delle proprie mete nel prossimo futuro.

Se una persona chiedesse ad un cartomante :”Io riuscirò mai a diventare ricco e famoso?”

Le uniche risposte che potrebbe ricevere sarebbero Si o No.

Ma in entrambi i casi si presume che il risultato dell’uomo non sarebbe ugualmente mutato, infatti esisterebbe la percezione di un ipotetico ed immutabile futuro che sarebbe possibile conoscere in anticipo, ma non sarebbe ugualmente possibile modificarlo.

Così esistono persone che lavorano molto sui propri ‘condizionamenti’ e cercano talvolta di sostituirli con altri che siano responsabili di un effetto opposto ma pur sempre condizionato.

Vedi il caso di chi si sentisse dire :”Tu diventerai milionario entro 10 anni!”

Questo è in realtà una sorta di comando inconscio che la persona assume dentro di sè e può anche darsi che lo realizzi davvero.

Tuttavia questo non sarebbe il risultato di un futuro prestabilito, ma prende il nome di ‘profezia che si autoavvera’ o condizionamento.

Sullo stesso filone fanno parte anche le famigerate maledizioni.

Chiunque prenda per buone le parole di un altro relative al proprio avvenire, in realtà sta ‘condizionando’ il proprio inconscio nel realizzare i comandi che riceve, sia in bene che in male.

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, non c’è nessuna differenza nell’essere condizionati in un verso o nell’altro; in entrambi i casi sarete imprigionati in uno schema contro la vostra volontà e soffrirete di uno stress indicibile.

Ci sono persone programmate verso la povertà e soffrono, altre sono programmate nella ricchezza e sono depresse ugualmente e tentano il suicidio.

Il problema non è come vivete ma se siete condizionati o meno.

L’unica soluzione accettabile è rimuovere un condizionamento facendo in modo di spianare la strada da ogni eventuale blocco che vi ostacoli.

Per fare questo dovete assumere una visione più ampia del vostro spazio.

Dovete ragionare in termini diversi e considerare che il tempo non esiste in quanto tale, bensì si tratta solo di spazio. E per rendere il tutto il più semplice possibile potremmo dire che:

1) Tutto è spazio, anche il tempo. Quindi ogni cosa esiste già ora contemporaneamente, ogni evento che veniva percepito come passato, presente o futuro c’è già, solo che voi non lo vedete perchè avete un campo visivo limitato.

2) Poichè tutto è spazio, il vostro futuro non è altro che una regione ‘geografica’ in cui voi non siete ancora stati ma verso cui andrete.

Per quanto non sembri, noi siamo continuamente in un processo di avanzamento; il cervello umano si occupa di prendere 8 decisioni al secondo.

3) Tutte le possibili alternative future esistono già e sono solamente una regione che voi dovrete esplorare facendo una scelta. Quindi ad ogni scelta, eliminerete delle alternative perchè non avrete modo di esplorare tutte le zone possibili.

Se oggi un vostro amico vi invita ad andare al cinema, voi potete decidere se andarci oppure chiamare qualcun altro per andare a cena fuori. Alla fine della serata avrete compiuto solo una di queste due cose, ma ciò non toglie che entrambe le possibilità erano realizzabili.

4) Se tutto è spazio ed è esplorabile, significa che non avete nulla da ‘aspettare’ ma che dovrete scegliere quale zona di spazio/futuro volete visitare ed andarci con le vostre gambe.

In altre parole, avete dei desideri, dei sogni o progetti per la vostra vita futura?

Non avete più bisogno di chiedervi se ciò si realizzerà, perchè questo denota passività ed il restare fermi, e se siete fermi vuol dire che non state camminando verso la zona di spazio in cui esiste ciò che desiderate.

La soluzione è stabilire, di tutte le alternative possibili, qual è il mondo in cui voi vorreste vivere in futuro e fare in modo di andarci fisicamente, nello scorrere del tempo.

Quindi ogni volta che avete un obiettivo, non domandatevi se ciò arriverà; piuttosto chiedetevi dove dovete andare per ‘viverlo’ ed agirete di conseguenza.


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