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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Come Trovare il Proprio Equilibrio Personale – Costruirsi una vita sana giorno per giorno

Avete presente la storia della formichina e della cicala?

Quella in cui una delle due pensava solo a divertirsi e a vivere alla giornata, mentre l’altra era più parsimoniosa e lungimirante, pensando a far provviste per l’inverno imminente?

Direi che è un’ottima metafora per sintetizzare l’argomento di cui parleremo oggi.

Come possiamo fare a costruirci una vita sana, senza sbalzi emotivi tremendi che ci buttano a terra? Senza essere vittime degli eventi, i quali ci smuovono come fossimo le foglie di un albero esposte al vento?

Semplice! Dobbiamo lavorare su ogni aspetto della nostra Casa (la psiche) mattone per mattone.

vediamo come…

Prima di tutto smontiamo qualche mito.

1) Non è possibile condurre una vita senza nessun imprevisto.

Per quanto uno sia previdente, ci sarà sempre una possibilità a cui non aveva potuto prepararsi in anticipo, e questo rischia di abbatterci di tanto in tanto.

La nostra biologia è fatta anche per ‘prevedere’ gli eventi problematici, ma non solo per quello. Nella maggior parte dei casi siamo strutturati soprattutto per superare i problemi inaspettati.

Dunque va bene essere previdenti, ma lo scopo non è prevedere tutto, l’importante è che quando qualcosa effettivamente accade non vi diate per vinti ed iniziate a rimboccarvi le maniche.

2) Non è possibile essere sempre e solo felici.

Il nostro stato d’animo si fonda sull’alternanza di momenti piacevoli e momenti spiacevoli. Se qualcuno è in buona parte del tempo felice, non dovrebbe lamentarsi se ogni tanto è un po’ giu di morale. Va benissimo così, proprio perchè questo meccanismo genera continue tensioni che ci spingono a lavorare e a trovare nuove soluzioni evolutive.

Inoltre i circuiti del dolore e del piacere sono sensibili solamente quando si alternano uno all’altro: se uno fosse solo felice o solo infelice si anestetizzerebbe e diventeremmo apatici.

Detto ciò, vale la pena parlare di condizioni di equilibrio personali.

Una persona ha un suo livello di stabilità emotiva, che generalmente cambia nell’arco della sua vita. Di solito la stabilità emotiva di una persona dovrebbe crescere e fortificarsi nel tempo, a seguito di esperienze maturative e nuove esperienze fatte.

Nei casi patologici, questa stabilità decresce e viene minata dalle successive condizioni di pressioni ambientali, a cui la persona rischia di non saper far fronte e dunque si ritrova bersagliata sia fisicamente, sia mentalmente da mille ostacoli che abbattono le sue difese psichiche.

In un simile scenario, si profilano due gruppi di individui:

-Le Persone Cicala
sono coloro che vivono in base al momento, senza un vero e proprio progetto per il proprio rafforzamento interiore. Sono nate abbastanza ben equipaggiate da poter sopportare le richieste del loro ambiente nel 90% dei casi, non sono mai andate veramente in crisi e non hanno mai avuto realmente bisogno di migliorarsi.

Tutto sommato pare che la natura le abbia avvantaggiate e questo consente loro di vivere tranquille.

Il problema è che di tanto in tanto, ci sono degli scossoni anche per loro, delle richieste fuori dal normale, e questi momenti di crisi richiedono urgentemente dei cambiamenti immediati e profondi: in caso contrario si rischia la morte.

Immaginate l’era dei dinosauri, in cui essi erano i padroni del mondo per milioni di anni senza alcun problema. Ad un tratto la temperatura del pianeta si abbassa e loro non avendo possibilità di adattarsi al nuovo clima, hanno solo la possibilità di estinguersi.

Allo stesso modo le persone cicala, sono i padroni del loro mondo fino a quando le cose non mutano e restano uguali a se stesse per anni e anni: le mode culturali non cambiano, l’economia resta sempre la stessa, la salute non fa strani scherzi, la bellezza fisica li accompagna.

Ma poi c’è la vecchiaia, e queste persone non hanno strutturato un business che li consentisse di farcela senza più lavorare e mantenere un tenore di vita troppo alto; la salute un giorno c’è e quello dopo non c’è più; gli amici si allontanano; un incidente improvviso rovina i progetti di una vita ecc…e a quel punto non sanno più che fare e cadono in disgrazia.

L’esempio è molto generico ma penso che possa rendere l’idea tanto se pensiamo a qualcuno della strada, quanto a personaggi celebri che hanno seguito iter simili.

Detto in altre parole, non hanno saputo seguire la corrente e si sono beati di quello che avevano già raggiunto in passato.

In altri casi più frequenti, ci sono persone che passano un buon periodo, poi un brutto periodo e poi a rotazione alternano sole e ombra nella loro vita. Ma non sono assolutamente in grado di pilotarne i risultati, sono passivi in attesa che tutto cambi. Come la cicala che se arriva all’inverno può solo aspettare e sopravvivere fino alla primavera.

-Le Persone Formica
Costoro hanno un atteggiamento molto differente.
In molti casi sono coloro che hanno patito diverse difficoltà personali, perchè non sono nate con tutto quello di cui avevano bisogno, ma hanno vissuto gravi mancanze in più settori.

Dunque partono da una condizione di disadattamento, e non hanno neanche da porsi la domanda se vivere così oppure no, hanno necessità biologica di cambiare e di farcela perchè è una questione di sopravvivenza per loro.

Ma quando ce la fanno, hanno strutturato il loro cervello in maniera tale, da mantenere una visione di crescita e di continua evoluzione in ogni circostanza.

Per cui la persona Formica non è mai qualcuno che attende l’inverno con le mani in mano, dopo il primo anno di vita ha già ben compreso la ciclicità delle stagioni e di conseguenza sa che dopo l’autunno ci sarà un nuovo freddo e si prepara per tempo.

Le crisi colpiscono tutti, anche le persone Formica, ma a differenza delle Cicale, loro sono previdenti e capiscono o cercano di individuare sempre la causa che li ha messi in difficoltà per non ripetersi una seconda volta.

In questo modo il loro grado di consapevolezza aumenta costantemente di anno in anno, e la paura generale e l’ansia decrescono proporzionalmente all’aumento della consapevolezza.

Per aumentare questa stabilità, occorre lavorare su ogni mattone della nostra mente per rendere le fondamenta il più solide possibili.

Tanto per cominciare, bisogna considerare che noi siamo l’insieme di tutte le attività di cui ci occupiamo, di tutti i pensieri che facciamo, di tutte le persone che frequentiamo e di tutti i lavori che eseguiamo ecc.

Ognuno di questi aspetti può essere soddisfacente o insoddisfacente.

Più la nostra vita sarà composta da elementi PRO, e più il risultato del nostro tenore psichico sarà positivo e saremo in grado di sostenerci emotivamente nei periodi di difficoltà.

Perchè a livello di vita personale, un inverno corrisponde a quando uno di quei settori sta andando male:

esempio, avete chiuso una relazione, è come una tempesta di neve;

avete perso il lavoro o avete subito gravi perdite nell’anno in corso=doccia fredda, ecc.

Ogni aspetto della vostra vita può andare bene o male, certo più sono quelli che vanno bene e più sarete in equilibrio.

Il problema è per quelle persone che magari si occupano di pochissime cose o anche di una soltanto, e appena quella da segni di cedimento vanno in crisi, oppure vanno in ansia anche se va bene perchè è l’unica su cui possono fare affidamento e temono di perderla.

Allora vedrete gente che vive solo per il lavoro e se va male si toglie la vita; altri che vivono solo per l’amore e se non ce l’hanno non sanno più che senso abbia la loro esistenza.

Questi sono modi malsani di vivere perchè sono fondati sulla povertà di interessi e anche i piccoli problemi tendono ad ingigantirsi eccessivamente proprio perchè non c’è altro su cui focalizzarsi.

Il segreto è avere sempre molte cose di cui occuparsi, per lo più piacevoli, in modo che ognuna di queste vi sostenga emotivamente anche se altre cose importanti vanno momentaneamente male.

Buon arricchimento.

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