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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Come Ottenere Esattamente la Persona che Desideriamo – tramite aggiustamenti successivi


Prima che qualcuno pensi male, premetto che non sto parlando nè di manipolazione, ipnosi o drogare nessuno per i nostri fini:-)



A seguito delle continue e-mail e messaggi privati di lettori che mi richiedevano un modo efficace per trovare una persona ‘normale’ con cui avere una relazione…(e già qui le pretese non sembravano alte) ho pensato di mettere su carta la sintesi di un’esperienza accumulata in 10 anni di duro lavoro e centinaia di casi osservati direttamente.


La risposta breve è che la persona migliore per noi esiste in ogni momento, ma non è detto che sia la migliore anche in futuro.


La risposta lunga invece è che la persona che troviamo è il risultato delle nostre ‘memorie cellulari’ ed i limiti del rapporto sono legati allo stadio di lavoro che abbiamo già affrontato.



Come dicevo negli articoli precedenti, il partner è sempre qualcuno che si trova al nostro stesso gradino di evoluzione nel momento in cui lo incontriamo.

Per essere più precisi vi rimando all’articolo sulla “difficoltà nel trovare l’anima gemella”

In altre parole, il partner ha lo stesso livello di problematicità nostro nel momento in cui ci si incontra e si comincia una relazione, solo che i problemi sono distribuiti in modo differente e per questo sono funzionali a noi.

Diciamo che io abbia 5 grossi problemi (in realtà ne ho molti di più ma semplifichiamo:-)
questi problemi sono A,B,C,D,E.

Il partner che incontro avrà ugualmente altri 5 problemi, ma potrebbero essere A,B,C,F e G.

Quindi il quantitativo potrebbe essere il medesimo, ma la distribuzione è differente. Di conseguenza potete già accorgervi che tra me ed il mio partner ci sono 3 problemi in comune (A,B,C) mentre ciascuno di noi ha dei problemi peculiari che l’altro non ha.

Nella pratica, possiamo immaginare che i problemi in comune sono le classiche affinità, cioè le cose in comune che ci fa tanto piacere evidenziare quando ci si inizia a conoscere; mentre gli altri sono le cose che ci permettono di distinguerci e di funzionare insieme.

Questo perchè se il mio partner ha dei problemi che io non ho, automaticamente possiamo dedurre che io abbia anche delle soluzioni ai suddetti problemi e quindi sarò funzionale a lei proprio per questo.

Una persona che sa fare qualcosa che ci è utile è una persona attraente per noi e quindi ci suscita un desiderio maggiore di restare insieme a lei.

Allo stesso modo se io ho dei problemi che il mio partner non ha, implica che lei abbia anche le soluzioni ai medesimi problemi e dunque mi sarà di aiuto e di conseguenza proverò attrazione per lei.

Come potete immaginare da soli, nel tempo la coppia non solo si aiuta reciprocamente nel sostenere e risolvere i rispettivi conflitti, ma i partner stessi iniziano ad imparare l’uno dall’altra in modo da modellarsi e superare i propri limiti.

E’ per questo che ad un tratto i problemi iniziali non sono più tali, anche noi possiamo arrangiarci da soli nel risolverli senza la necessità di un aiuto esterno e questo altera l’equilibrio della coppia, perchè i bisogni sono cambiati.

A questo punto, il nostro livello conflittuale è sceso e siamo in grado di reggere la relazione amorosa con una persona dall’equilibrio emozionale più alto che in precedenza.

Se il nostro partner ha fatto altrettanto, a seguito di una crisi di coppia si può salire insieme di livello e ripartire per un nuovo ciclo, altrimenti il rapporto si conclude.

Dunque, il problema principale che emerge da coloro che lamentano l’inesistenza di una persona sufficientemente adatta a stare al loro fianco sta proprio nella non conoscenza di questi meccanismi.

Se pensate che la persona con cui state non sia adeguata a voi e pensate di risolvere semplicemente aspettando il treno successivo, avrete amare sorprese perchè è il vostro cervello inconscio a fare gli allacciamenti tra voi e coloro che incontrate ancor prima di esservi conosciuti razionalmente.

Per questo si tende a finire in determinati binari in cui le persone manifestano sempre gli stessi identici difetti, quasi come se l’intera umanità sia caratterizzata da persone del genere.

Mentre in realtà, è il vostro inconscio che vi guida a conoscere ed a frequentare quel genere di persone, perchè avete bisogno di modificare alcuni elementi del vostro carattere, e quella persona vi può aiutare a riuscirci.

Tendenzialmente si ha a che fare con due dinamiche post-relazionali

1) La persona che dopo ogni relazione incontra sempre persone con lo stesso difetto.
Questi sono individui che non hanno compreso la propria responsabilità nella scelta del partner, in quanto persona complementare ad un loro difetto di carattere che non hanno saputo ancora superare nè accettare.

2) La persona che dopo ogni relazione ne incontra sempre una che lo fa partire da dove aveva concluso con la precedente. Questi sono individui che superano sempre i propri limiti e di conseguenza rompono il rapporto solo nel momento in cui si rendono conto che il proprio compagno è arrivato al capolinea mentre loro hanno ancora molta strada da fare per evolversi ulteriormente e non vogliono vincolarsi restando immobili.

Facciamo alcuni esempi di aggiustamenti successivi per arrivare ad una relazione più soddisfacente.

-La persona che soffre perchè incontra solo gente già impegnata e dunque deve vivere relazioni clandestine.

Il passo successivo è incontrare qualcuno che non sia impegnato ma che…non ha nessuna intenzione di formalizzare un legame.

Da un certo punto di vista è un miglioramente, perchè si esce dal proprio schema conflittuale, il problema è che il cervello vi fa fare esattamente l’opposto.

N.B. Fare una cosa od il suo esatto contrario, in realtà è vivere lo stesso identico conflitto ma su due polarità opposte, non è nè meglio nè peggio, bensì è un’esperienza formativa.

Se voi siete sempre nella stessa polarità è come se aveste vissuto sempre nel buio senza conoscere la luce, poi vi mettete nella luce splendente ma lo stesso vi manca un po’ di ombra.

Allora, solo vivendo in entrambi i versanti riuscirete ad acquisire i vostri punti di riferimento e spaziare da un all’altro nella misura giusta per voi: quanta luce? quanto buio?

Chi diventa consapevole di questa esperienza ha il potenziale per risolvere un problema di origine familiare per sempre, e passare oltre.

Altro esempio
-La persona che vive sempre relazioni in cui c’è un terzo (concorrente) che lo mette in difficoltà col partner.

E’ una variante del caso precedente, tuttavia è un problema di scarsa autostima poichè se noi ci consideriamo poco, ci sarà sempre un concorrente che percepiremo migliore di noi.

Il passo successivo è trovare un partner che non abbia mai nessuno intorno…è un passo avanti ma delinea il medesimo conflitto all’estremo opposto: qualcuno che riceve troppe attenzioni altrui, rispetto a qualcuno che non ne riceve proprio perchè reprime i suoi segnali di attrazione.

Terzo esempio
-La persona che vive sempre relazioni burrascose e dolorose per eccessivi imprevisti, emozioni forti ma troppo forti da essere sopportate.

Il passo successivo sarà di trovare una relazione che gli faccia vivere la tranquillità, magari ad un livello eccessivo però che gli consenta di rasserenarsi e rendersi in grado di vivere situazioni nel mezzo tra emozioni forti e tranquillità.

Ci sono anche le persone che tendono ad avere storie molto simili una all’altra, ma non evolvendo si rendono presto conto che i partner, una volta che li abbandonano, hanno sempre una vita marcatamente migliore di quando stavano con loro.

E’ anche il motivo per cui se ne vanno, loro si erano evoluti mentre chi ripete le storie è rimasto fermo.

Per concludere, se il vostro obiettivo è trovare una persona migliore e più adatta a voi, dovete anche sapere che nessuno è sbagliato, ma tutti vi permettono di acquisire un tassello del mosaico.

Se la relazione che avete non è ancora abbastanza buona, è perchè vi manca qualche pezzo che vi siete persi per strada.

Fate in modo che il vostro rapporto attuale o anche quelli passati e già conclusi, vi consentano di comprendere che cosa ‘volete’ e che cosa proprio ‘non volete’ da una relazione, in modo che ne siate consapevoli e orientiate il vostro inconscio in quella direzione.

Questo argomento viene trattato nel corso “Regole nei Rapporti Umani”

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