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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Come gestire i propri impegni

pnl-gestire-impegniDegli studi sul funzionamento della mente hanno rilevato un aspetto interessantissimo.

Il nostro cervello riceve un quantitativo spropositato di stimoli ogni secondo.

Di questi la maggior parte resterà inconscia e con tutta probabilità eliminata; ma a livello conscio c’è un limite.

7 e non più di 7.

Significa che un uomo è in grado di gestire coscientemente soltanto 7 elementi alla volta.



Certo ci sono delle piccole oscillazioni, qualcuno potrà arrivare a 9, altri si fermeranno a 5, ma la media ci consente di osservare che oltre i 7 si comincia a creare confusione.

Ok, ok, sono solo numeri, suppongo vi starete chiedendo che cosa significhino.
Per farla breve, facciamo un piccolo esperimento.

Provate a rilassarvi un minuto, appena pronti iniziate a guardarvi intorno per la stanza in cui vi trovate. Cominciate ad osservare più particolari che potete: c’è un divano, poi osservate un cuscino; di fianco c’è un tavolo, sopra vedete un vaso da fiori; più dietro si scorge un quadro sul muro e una finestra ecc.

Questo è solo per mettervi nell’esperienza di quello che sto spiegando; quello che mi interessa rilevare è che in ogni momento la vostra mente riamministra gli elementi che tenete in considerazione a scaglioni di massimo 7 elementi. Quindi se i fattori in gioco cominciano a diventare troppi, o ne dimenticherete qualcuno per strada, oppure riassemblerete l’intero sistema secondo un sistema di classificazione differente e più efficace.

Prima legge: il cervello conscio elabora 7 elementi per volta.

Se vi trovate nel bisogno di dover maneggiare mentalmente più elementi, il vostro cervello li deve riclassificare in modo da racchiudere molte più informazioni in meno spazio. Qui entra in gioco il linguaggio simbolico; infatti un simbolo può rappresentare ben più di 7 elementi in uno soltanto.

E’ il procedimento che viene adottato nei teoremi di matematica; molte di queste leggi numeriche racchiudono in sè decine di teoremi elementari scoperti in precedenza ma senza i quali sarebbe stato impossibile evolvere tale strumento. Ad esempio nel teorema di Euclide entrano in gioco anche i teoremi di Pitagora e così via.

La materia agisce nello stesso identico modo.
Esistono le molecole, ma esse sono composte di atomi, i quali sono composti da diverse particelle subatomiche, i quark e così via. Quindi noi possiamo parlare di Acqua, oppure di 2 atomi di Idrogeno, 1 di Ossigeno, elettroni, protoni, neutroni, in una catena infinita di elementi.

Dunque un simbolo ci permette di racchiudere in un elemento solo molti subparticelle, rendendoci in grado di elaborare concetti il cui numero di fattori si è moltiplicato rispetto ai 7 di partenza.

Seconda legge: i simboli ci permettono di portare virtualmente all’infinito il numero degli elementi.

Un altro elemento interessante è che un elemento, per il cervello è solo un elemento come gli altri. Il cervello biologico non conosce nè la morale, nè il senso del giusto o del conveniente secondo norme etiche. Il cervello si limita ad eseguire i nostri ordini.

Dunque, se la capacità di elaborazione simultanea è 7; per il nostro cervello, una goccia d’acqua equivale al sole. Ciò che è molto piccolo ed insignificante, è sempre un elemento come qualcosa di vitale importanza o di grandissimo valore economico o morale.

Se avete capito il concetto, ciò implica che una buona selezione dei 7 elementi favorisce una computazione ottimale, rispetto ad una pessima selezione.

Lo so, siamo ancora un po’ troppo teorici ma presto arriveremo al punto.
Scegliere male i 7 elementi senza tenere conto di una buona coerenza, equivale ad uno scalatore che nelle sue spedizioni dispone di uno zaino a 7 spazi.
Che cosa si porterà via?
Meglio martelli, chiodi, corde, picchetti e acqua, piuttosto che ipod, macchina digitale, corde e olio abbronzante.

Terza legge: per il cervello un elemento è importante come qualsiasi altro, piccolo o grande.
Cominciate ad intuire il senso di questo meccanismo?

Arriviamo al punto critico e rivoluzionario che sta alla base di queste regole.

Se noi abbiamo un cervello in grado di elaborare solo 7 elementi per volta, che non discrimina tra buona selezione o pessima. Cosa accade alle nostre vite quando dobbiamo farne 8?

Semplicemente il sistema si blocca a 7 fino a quando non ha svuotato almeno uno spazio, a quel punto l’ottava può entrare ed essere elaborate con le altre 6.

Qual è il problema?Nessuno se siete delle persone che hanno l’abitudine ad andare sempre avanti nel loro cammino; persone che non si fissano e che non si guardano indietro. Per voi è tutto piuttosto facile.

Il problema è per chi si fissa nelle cose e non riesce a chiudere con il passato.
Queste persone occupano i loro 7 spazi, invece che con degli elementi di elaborazione istantanea, le riempiono di vecchi ricordi, amori in sospeso, lavori che non vogliono mai portare a termine.

Le persone che vivono perennemente nelle occupazioni in sospeso, sono persone che si bloccano, non possono concludere le loro questioni perchè le evitano come la peste. Pensate a come vi sentite quando dovete pagare le bollette, oppure se pensate a quella persona con cui vi sentite a disagio perchè è da 5 anni che dovreste chiedergli scusa.

Ogni volta che create un sospeso, il cervello registra questo sospeso come elemento stabile della vostra vita e lo sottrae a quei 7 spazi.
Nel momento in cui i sospesi cominciano ad essere tanti, ipoteticamente 6 ma potrebbero essere cifre differenti per ciascuno, il cervello vive sempre nell’attenzione di una sola unità alla volta.

Significa che finchè non avete concluso il vostro ultimo affare, che sia affettivo o lavorativo o personale, non potrete fare nessun passo avanti nella vostra vita. La strada è bloccata, ma è bloccata da voi e dalla negligenza nel non portare a termine le vostre occupazioni passate, impegni già presi.

Esiste un esercizio straordinario per ‘sbloccare’ molti aspetti non conclusi.A) Cominciamo con qualcosa di facile: prendete il cellulare, cancellate tutti i messaggi che non servono più a nulla, poi andate in rubrica e cancellate i nominativi di chi non chiamate mai e non chiamerete più coscientemente.

B) Prendete il portafoglio, eliminate tutti i biglietti da visita che non vi servono più; gli scontrini e ricevute prese chissà dove; tutto quello che non è necessario ed era provvisoriamente depositato lì dentro.

C) Andate a casa vostra, buttate via scarpe e vestiti vecchi o passati di moda; poi via via potete proseguire negli armadi, scaffali, nella cantina. Tutte quelle cose inutili che stanno lì da anni e non avete mai avuto il coraggio di buttare.

Come potete immaginare, tutto ciò è teoricamente semplicissimo, eppure non lo si fa.
Allora, annotate tutte le cose che non riuscite ad eliminare seguendo le tre fasi dell’esercizio che vi ho prescritto.

Tutte le cose che non avete saputo gettare via rappresentano i vostri blocchi e i vostri conflitti: sms della vostra ex-ragazza; vestiti vecchi legati ad un periodo mai dimenticato; oggetti che vi sono stati regalati durante una infanzia che non tornerà più ma che non avete ancora vissuto pienamente.

Questi blocchi sono i conti che avete con il vostro passato e fino a quando non li chiudete, abbandonando i vostri affetti trovando una soddisfazione risolutiva, non potrete vivere il vostro presente al 100%.

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foto di freedigital

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