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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Blocco Sessuale ed Eccesso di Razionalità – opposizione tra Intelletto e Creatività

Per realizzare un progetto sono necessarie due componenti ben calibrate ed in perfetta armonia:

-una mente che pianifichi il tutto
-e la capacità di mettere in pratica

potremmo dire che il cerchio si completa solamente se maschile e femminile si uniscono insieme.

In questo senso la ragione rappresenta la parte maschile, mentre la concretizzazione e l’energia creativa è quella femminile. Yin e Yang unite insieme.

Ogni individuo è dotato di entrambe le parti, ma talvolta ci sono dei blocchi per cui solo una delle due riesce ad esprimersi.

In questo caso vorrei parlare del blocco dell’energia sessuale.

Se dividessimo il corpo umano idealmente in due parti, una alta ed una bassa, vedremmo che la parte alta è la sede dell’intelletto (cervello) e delle emozioni (cuore).

Mentre la parte bassa, sotto la cintura, è la sede della sessualità (organi riproduttivi) e della fisicità in senso stretto.

Per essere completi e spirituali, sappiamo che l’unica alternativa non è negare il fisico ma educarlo per servire i nostri sentimenti più elevati.

Quindi noi siamo completi solamente se parte alta e parte bassa lavorano insieme uno per l’altro e non quando c’è opposizione.

Culturalmente si è voluto negare la sacralità dei nostri istinti, ma ciò non ha senso perchè tutto è necessario al nostro sviluppo evolutivo e al nostro benessere, nonchè sopravvivenza.

Per fare un esempio, a livello del cattolicesimo, si reprime la sessualità anche se all’interno di una coppia regolarmente sposata, perchè nonostante tutto il sesso è visto come peccaminoso e non paghi di ciò, un povero bambino che nasce è visto già come portatore di un peccato originale.

Mi ricorda il principio secondo il quale ogni bambino che nasce in suolo italiano ha sulla sua testa un debito pubblico di svariate decine di migliaia di euro, e tutto senza colpa.

La sessualità viene mal vista, tuttavia ce ne serviamo ugualmente per riprodurci: che curioso sistema che ha adottato la natura, produrre vita in maniera sbagliata ed immorale. Questa natura è veramente distratta.

Tale idea è però sufficiente a fare in modo che alcuni chiudano questa parte di loro stessi per il timore di sentirsi sbagliati e dunque a rischio espulsione dal proprio gruppo.

Quello che volevo sottolineare è che la sessualità non ha a che vedere solamente con l’atto sessuale, anzi spesso le due cose non sono neanche contemporanee.

La sessualità è una forma di energia che l’uomo sprigiona e che gli consente di raggiungere i suoi obiettivi.

E’ qualcosa che si abbina all’aggressività. Niente aggressività=niente energia sessuale.

Tutto ciò che attiene alla creatività è frutto di un atto sessuale.

Mentre i concepimenti attengono ad una facoltà razionale.

Il conflitto è in quelle persone che hanno inibito il canale della creatività e cercano di rimpiazzarlo con l’esasperazione dell’intelletto.

Dunque ci sono persone che ‘concepiscono’ molto, ma poi non realizzano nulla perchè non possono.

Se avete un progetto in testa, non sarà pensandoci 10 volte più del normale che si realizzerà. Ciò che vi occorre è una sana energia creativa/sessuale per portare a termine il vostro intento.

Per questo capita che persone molto razionali si associno con altre molto pratiche ma totalmente incapaci di fare programmi e viceversa.

Spesso ci sono persone che nascono in una famiglia in cui il sesso è mal visto, oppure ha generato problemi.

Per questioni morali o scandali in famiglia legati a rapporti non standard, gravidanze indesiderate, adulteri e altro ancora, tutto questo genera una programmazione negativa riguardo l’energia sessuale.

Il risultato è che molti bambini nascono con una spiccata capacità razionale oltre la norma, ma questo è anche il risultato di un blocco nella loro parte bassa.

Dunque si tratta di uno sbilanciamento in loro stessi.

E’ come se avessero accesso solo a metà del loro corpo, e purtroppo la metà di cui dispongono rende impossibile portare a termine qualsiasi cosa.

In molti casi questo blocco dell’energia sessuale ha radici familiari. Ci sono ricorrenti casi in cui la madre si mostra asessuata di fronte ai figli, mentre il padre sembra eccessivamente attivo e in maniera sconveniente.

L’educazione avviene attraverso l’esempio, ed in questo caso il messaggio che viene trasferito ai figli è doppiamente negativo:

-la madre passa il messaggio che la sessualità è una cosa incivile e sgradevole, meglio se non ci fosse.

-il padre passa il messaggio che il piacere viene prima di ogni cosa e rende sgradevole qualsiasi interazione intima, eliminando ogni forma di pudore.

In realtà è tutto frutto di una sceneggiata: la madre non è veramente asessuata ma solamente frustrata per desideri non corrispoti, mentre il padre veste i panni dell’individuo ‘sporcato’ dalla madre come segno di sottomissione.

Purtroppo la realtà dei fatti non è sempre evidente al figlio/a che comincia a disprezzare l’atto sessuale e con esso l’energia sessuale.

La soluzione in questo caso, consiste nel rimettere equilibrio nei vari aspetti.

Non c’è vita senza atto sessuale, e non c’è creazione senza un progetto che lo precede.

Ogni aspetto ha il suo ruolo ed entrambi sono necessari per riuscire in una qualsiasi impresa.

Negare la sessualità per poi servirsene ugualmente è solo un gesto ipocrita, ma anche servirsene a sproposito è segno di immaturità e porta con sè effetti distruttivi e sperpero di risorse.

In tutto ci vuole la giusta amministrazione.

Per sbloccare occorre ricordare che ci sono degli elementi che aggravano la situazione, a partire dalla gravidanza in avanti.

Per poter avere accesso alla creatività, occorre che questa facoltà ci sia riconosciuta di diritto, ma non sempre è così.

Il primo oggetto dispensatore di piacere per il bambino è la madre.

La gravidanza dura 9 mesi, ma l’ultimo mese è un periodo di relax e benessere per il nascituro. E’ anche il periodo in cui si accumula più massa e si impara il piacere.

Sebbene per nascere siano sufficienti anche 8 mesi, il nono è un dono che il bambino riceve.

Quando si viene al mondo, il parto cesareo è un ulteriore forma di negazione alla naturalità del processo.

Se alla nascita non venite accolti dalla madre, ma come talvolta succede, venite portati via senza essere prima abbracciati da lei, è un altro elemento di negazione di ciò che desiderate.

A causa di problemi magari venite messi dentro un’incubatrice, e quindi siete ulteriormente distaccati dal mondo reale e vivete un isolamento, altra negazione del piacere.

Poi restate diversi giorni in ospedale, e di nuovo non avete accesso al vostro nido protetto, siete nuovamente allontanati dal piacere.

Infine per ulteriori complicazioni, non venite allattati al seno e questo rappresenta l’ennesima privazione del diritto al piacere ed alla creatività.

Questi sono tutti esempi di privazioni che possono programmare un bambino e farlo passare dal ‘voglio e prendo ciò che desidero’ al ‘vi prego, datemi qualcosa per vivere’. Chiaramente i risultati nello sviluppo saranno diversissimi.

Il punto è che da qualche parte si deve pur partire, l’importante è cominciare a riconoscere la propria situazione ed agire di conseguenza per migliorarla.

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