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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Sincronicità. Il legame tra fisica e psiche. Da Pauli e Jung a Chopra

Qual è il confine tra la coincidenza e gli eventi collegati secondo un disegno intelligente?

Massimo Teodorani, astrofisico di Cesena e scrittore molto prolifico su temi scientifico-spirituali, ci presenta una visione semplice ed immediata di come si possa interpretare un evento apparentemente casuale durante la nostra quotidianità.

Partendo dagli aneddoti più curiosi di Carl Gustav Jung, psicologo analitico, pagina dopo pagina verremo arricchiti da esempi realmente accaduti di fatti sincronici.
Non meno interessanti saranno le vicende di Pauli, fisico quantistico noto a tutti gli studenti di chimica per il ‘principio di esclusione degli elettroni’ , in particolare la sua avversione naturale verso ogni apparecchio elettronico…o sarebbe meglio dire che siano le macchine ad avercela con lui.


Gli studi attuali mostrano che in natura tutto tende a muoversi in sintonia e che il mondo sembra essere scandito improvvisamente da eventi simbolici e pieni di significato che ci ricordano che non siamo fatti solo di materia, ma soprattutto che l’universo ha la sua matrice in una coscienza universale, quella che Jung aveva già scoperto nella forma dell’inconscio collettivo, l’origine di tutte le sincronicità.

Gli eventi caratterizzati da proprietà sincroniche sono tutti quei fattori che in un modo o nell’altro sembrano richiamarne uno precedente o per similarità, o per un senso logico o altre analogie.
La persona è invitata ad aguzzare la vista per carpirne i significati.
Potremmo dire che il senso di queste correlazioni sia un sistema attraverso il quale qualcuno o qualcosa cerca di comunicare con la nostra mente razionale.

Se un giorno vi ritrovate per strada ed incontrate un vecchio amico che non vedevate da anni, non c’è apparentemente nulla di significativo; passano le ore e un altra persona fa squillare il vostro cellulare. Ora potrebbe scattare qualcosa, in quanto sia il primo che il secondo amico si chiamano Alessandro (nome preso arbitrariamente). Improvvisamente vi rendete conto che quella sera avevate appuntamento al Hotel Alexander.

Secondo il principio della sincronicità di Jung, ciò non sarebbe un fenomeno casuale ma una correlazione, diciamo intelligente, di elementi il cui comune denominatore era il messaggio “Alessandro”.

Come questo si possa inserire nella vostra vita è un ulteriore compito che potrete divertirvi a svolgere; vi anticipo che in futuro parleremo anche del significato non casuale dei nomi e che appunto anche Alessandro ha un significato piuttosto chiaro e delinea un conflitto preciso della persona o di chi ha a che fare con molti Alessandri.

Possiamo trovare altre forme di sincronicità, ad esempio credo sia capitato a tutti di vivere quelle giornate ‘strane’ in cui tutti gli incidenti capitano nello stesso momento: persone a cui si guasta in pochi giorni sia il VHS, che il DVD, che la TV. Gente che comincia improvvisamente ad avere problemi con tutti gli strumenti di comunicazione e che già che c’è perder persino il suo telefono cellulare. Persone che si ritrovano tutti gli appuntamenti della giornata posticipati per cause di forza maggiore. In ogni circostanza è possibili rintracciare un denominatore comune.

Questo principio presuppone che ci sia una non casualità degli eventi, un messaggio, quindi qualche forza superiore in gradi di indirizzare il messaggio alla coscienza.
Un libro dallo stile leggero, adatto a tutti coloro che amano spostare l’attenzione un po’ più in alto dello standard. Per chi non si accontenta di ciò che si vede ma vuole risalire a ciò che sente e scoprire come fare, è l’occasione adatta. Un libro che dona una chiave di lettura a dei fenomeni che in realtà abbiamo sempre conosciuto ma non sapevamo come collocare, all’interno di una visione di stampo più scientifico ma parziale.

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