Libro “Ho provato la Nuova Medicina del dottor Hamer”
Ultimamente si sente parlare sempre più spesso della Nuova Medicina del dottor Hamer, sebbene sia un argomento alquanto controverso.
Tuttavia non è nè una novità, nè la moda del momento avendo questa teoria quasi 30 anni, eppure nonostante le circostanze sfavorevoli le librerie si riempiono sempre di più di testi che trattano di queste scoperte che rivoluzionerebbero i cardini della medicina classica, nonostante le opposizioni delle istituzioni ufficiali.
Per un’idea più approfondita sull’argomento rimando ai miei articoli sulle ‘leggi biologiche’.
Quindi in che cosa si distingue questo libro di Pierre Pellizzari dagli altri?
Il libro lascia emergere un aspetto spesso sottovalutato: la visione della malattia attraverso gli occhi del malato che la sta attraversando.
Mi spiego meglio.
Di testi solamente tecnici e scientifici, che spiegano per filo e per segno come funzioni l’organismo, che cosa significhi una determinata lesione o degenerazione organica ne è pieno il mondo.
Riassumendo il libro su Hamer:
“La malattia è la risposta biologicamente appropriata del cervello a uno shock estremo e fa parte del programma di sopravvivenza della specie. Risolto lo shock, il cervello inverte l’ordine impartito e l’individuo passa alla fase di riparazione. Questa sconvolgente raccolta di testimonianze stimola il desiderio di reagire in modo diverso alle malattie e di capirle meglio attraverso l’osservazione delle leggi biologiche scoperte dal dottor Hamer e divulgate tramite quella che egli ha chiamato Nuova Medicina Germanica. I racconti autentici provengono da terapeuti o pazienti che applicano quotidianamente, spesso con risultati eclatanti, i principi di questa rivoluzionaria scoperta sulla malattia e sulla guarigione. Le cinque leggi della Nuova Medicina sono state ormai verificate, oltre che dal dottor Hamer, da medici e terapeuti in tutto il mondo su migliaia di pazienti, rivelandosi sempre esatte.”
Persino i testi che trattano la medicina di Hamer sono spesso più tecnici di quanto non si vorrebbe, eppure nel libro di Pellizzari l’aspetto principale non è più la teoria, bensì i resoconti scritti di pugno dei pazienti che si trovano a raccontare direttamente la loro esperienza di vita.
Alcuni di questi racconti sono storie che trattano casi di persone che hanno dovuto subire una diagnosi di tumore più o meno invasiva e che in diversi casi ce l’hanno fatta applicando lo studio della Nuova Medicina di Hamer in maniera ragionata al loro caso.
Questo aspetto per il lettore scettico lascia il tempo che trova, non è possibile dimostrare una teoria del genere semplicemente pubblicando una manciata di racconti. E invece l’aspetto che mi ha colpito di più e per cui vi consiglio la lettura è proprio la carica emotiva del paziente che descrive cosa egli ha provato durante la degenza.
Provate a mettervi nei suoi panni, sentite le sue emozioni in quel momento.
Molte di queste persone non solo erano gravate da una dura prova fisica, ma allo stesso tempo dovevano vedersela col carico di responsabilità di chi era loro vicino: parenti, amici, coniugi.
Immaginate, voi siete i diretti interessati e avete deciso di prendere una strada, ma solo perchè dentro di voi sentite che state ottenendo concretamente l’effetto che cercavate e in quel momento raggiungete un miglioramento personale. Del resto è una scelta che riguarda in primo luogo voi, siete voi che rischiate la pelle e siete voi che potreste subire pesanti mutilazioni fisiche nella speranza di sopravvivere, ma a che prezzo.
Non c’è nulla di incredibile, nel piccolo è successo ad ognuno di noi di scoprire di star meglio facendo di testa propria rispetta ad una prassi. Ma il problema nasce ora che lo dovrete comunicare a chi vi sta vicino.
Le persone che vanno in apprensione per voi, molto spesso dimostrano di essere meno interessate a voi e più alla propria tranquillità mentale. In questo modo si aggiungono pressioni psicologiche una sull’altra, con l’effetto che anche la naturale guarigione viene ostacolata quando non è addirittura compromessa.
La cosa interessante è che queste persone in diversi casi fanno pressione su di voi che siete in difficoltà per manipolarvi, mentre se sono nelle stesse condizioni a loro volta se ne fregano delle vostre preoccupazioni ed ansie; diciamo che non ricambierebbero il favore.
Ciò che si rileva nei racconti è l’incongruenza tra situazione reale del malato ed aspettative di taluni medici.
Qualcuno potrebbe chiedersi come mai, dopo aver conseguito la salute in maniera naturale, un ex-malato dovrebbe essere pressato psicologicamente e ripetutamente da un dottore che gli vuole dire a tutti i costi frasi del tipo :”Se lei fa di testa sua morirà di certo…alla fine mi darà ragione vedrà!”
Si comincia a dubitare dell’intelligenza e del buon senso di certe persone.
Sembra che prospettare miglioramenti sia considerato ‘reato’ perchè si darebbero false speranze alla vittima, mentre è prassi augurare le peggiori sciagure senza averne prova matematica…ciò che lascia perplessi è che queste persone, all’atto pratico sembrano dimenticare i riflessi psichici sull’andamento delle guarigioni come effetto placebo e nocebo (l’effetto di peggiorare solo per una convinzione arbitraria).
Le parti restanti del libro descrivono nuovamente le basi della teoria di Hamer, che ricordo non è solo una nuova interpretazione sulle origini dei tumori ma di tutte le malattie esistenti, tanto che sostiene la totale origine psicosomatica di ogni disfunzione, fornendo anche la spiegazione effettiva di queste disfunzioni in termini di sopravvivenza.
E’ inoltre presente una piccola tavola di codifiche per alcune malattie diffuse:
in questo modo è possibile curiosare e farsi un’idea di quali siano le cause conflittuali che determinano l’insorgere di certi disturbi.
Il libro è certamente ‘forte’, lo consiglio a chi vuole saperne di più ma anche solamente se siete in grado di reggere alcune emozioni che potrebbero risvegliarsi dentro di voi e forse vi farebbero ribollire il sangue nelle vene.
E’ possibile acquistare il libro andando a questo ‘link’