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Robert Kiyosaki, un Fallito di Successo Mondiale! – predestinazione e memorie cellulari


Ho scelto un titolo volutamente provocatorio per introdurre la storia di un personaggio che personalmente stimo moltissimo.



Probabilmente qualcuno si chiederà:”E se non lo stimavi come lo avresti definito?” 🙂
In realtà credo di che lo stesso Robert approverebbe la mia scelta, e se continuerete a leggere comprenderete ancora meglio il perchè della mia impostazione e perchè ‘secondo me’ Robert Kiyosaki è effettivamente diventato uno dei guru della crescita personale, nel settore della Libertà Finanziaria
Per chi invece non fosse intenzionato a proseguire con la lettura, sono felice che abbia di meglio da fare 🙂



Innazitutto vorrei sintetizzare chi è Robert.
In breve si tratta di un imprenditore ‘attualmente’ di grande successo, tanto da aver collaborato in alcuni casi con personaggi di spicco quali Donald Trump, partecipato in diversi programmi radio-televisivi e talkshow americani, apparso in molte interviste del New York Times, scrittore di best seller tra cui “Padre Ricco e Padre Povero” (link) o il già recensito “La Cospirazione dei Ricchi”.
Inoltre si occupa anche di fornire seminari sulla crescita personale, ad indirizzo finanziario, in altre parole vuole insegnarvi perchè si può diventare persone benestanti passando da un atteggiamento passivo ad uno più partecipativo-attivo.
Alcuni di voi avranno notato che ho utilizzato il termine ‘attualmente’ per definire il suo stato di successo.
Proprio così, Robert Kiyosaki è un imprenditore di successo adesso, ma questo non significa che lo sia sempre stato.
Come la maggior parte delle persone, si è giudicati solo per quello che si è ora, ma la vita delle persone passa attraverso molteplici fasi che alternano successi a fallimenti colossali.
Robert, similmente ad altri personaggi famosi, è un imprenditore di fama internazionale, ma lo è solo in tempi più recenti dopo che ha passato buona parte della sua vita ad avviare imprese che hanno riscontrato successi alterni ed in diversi casi sono proprio andate in bancarotta.

Attualmente è un plurimilionario con proprietà immobiliari nell’ordine di migliaia di unità, aziente impiegate nella ricerca di petrolio in giro per il mondo, una società per azioni, licenziatario di diritti d’autore per libri scritti da lui e seminari che vende attraverso la sua società ‘RichDad’.
Ma chi era inizialmente Robert Kiyosaki?
Dal cognome potete dedurre le sue origini giapponesi, anche se è un residente americano di quarta generazione, nello specifico i suoi antenati si trasferirono dal Giappone alle isole Hawaii.
La sua storia è avvincente, in quanto sin dal suo primo libro narra la fortuna di aver avuto due padri: uno Ricco ed uno Povero. In realtà il padre Povero è quello effettivo, ed era un insegnante pubblico, il padre Ricco era invece il padre del suo migliore amico ed era un imprenditore nelle Hawaii.
Da quando era bambino, lui ed il suo amico Mike prendevano lezioni di finanza dal padre Ricco (il padre di Mike), partendo dal gioco del Monopoli, per arrivare a piccoli lavori nel negozio del padre Ricco a stipendio ZERO, fino a ricevere svariate dritte nelle fasi successive alla scuola ed ai primi impieghi.
Ad un occhio superficiale, potrebbe sembrare che il fatto di possedere qualcuno che ti fornisca lezioni di finanza, laddove i tuoi familiari non hanno nulla da insegnarti, possa essere l’unico e vero motivo per cui qualcuno raggiunge la ricchezza rispetto a chi si ferma alla povertà.

Invece non è così, e la storia di Robert nei dettagli lo testimonia ulteriormente. Le origini della sua ricchezza e della motivazione a raggiungerla traggono origine come minimo da suo nonno paterno.
Costui si trasferì dal Giappone ed arrivo nelle piantagioni delle Hawaii in cui i suoi connazionali erano già a lavorare per uno stipendio misero.
Il nonno di Robert non aveva alcuna intenzione di seguire le loro orme, poichè era una persona ambiziosa. E così riuscì a svolgere una vita da imprenditore raggiungendo una certa ricchezza in un tempo relativamente breve.
Il problema avvenne con la crisi di borsa del 1929.
In quel frangente, anche gli interessi del nonno furono colpiti e da quel momento si ritrovò in ristrettezze economiche.
Chi segue il mio lavoro e ha dimestichezza con la Biologia Karmica, sa che episodi di questo tipo programmano una ‘memoria cellulare’, che si imprime nell’inconscio della famiglia e provoca delle conseguenze comportamentali più o meno evidenti nella prole.
Nello specifico il padre Povero, all’epoca del crollo di Wall Street, aveva 10 anni e fu talmente impressionato dall’accaduto dal registrare questa risposta:

“il lavoro imprenditoriale è pericoloso, è un gioco d’azzardo…il lavoro statale è sicuro e mi salverà la vita”
di conseguenza il padre Povero si indirizzò nello studio e nella ricerca di un posto di lavoro stabile come quello statale, in veste di insegnante.
Allo stesso modo tutti i discendenti del nonno si orientarono allo studio ed alla ricerca di titoli di valore per arrivare prontamente ad un posto di lavoro sicuro ma meno retribuito di colui che possiede una buona impresa.

Possiamo dire che sia una scelta libera?

Certamente no, è un condizionamento conseguente ad un conflitto di paura di morire di fame, senza soldi, un crollo sociale e finanziario. E’ una famiglia che perde prestigio e non è un caso che l’insegnamento rappresenti una buona risposta, in quanto l’insegnante è un simbolo di autorità e riconoscimento.
Tuttavia a Robert lo studio stava stretto ed era uno studente mediocre senza speranza di miglioramento.

Non è un caso che si sia orientato nuovamente al settore imprenditoriale, perchè dentro le sue cellule erano già presenti le informazioni della ricchezza, suo nonno già lo era e molto.

L’unica cosa che cozzava con le sue ‘memorie’ erano le informazioni necessarie a spezzare la credenza secondo la quale ‘il lavoro imprenditoriale è un rischio’; per smontare la sicurezza del lavoro dipendente bastava l’esempio di suo padre, il quale era un lavoratore molto occupato ma gestiva il tutto malamente ed era sempre in bolletta.
Ecco che entra in gioco il padre Ricco, colui che permetteva a Robert di risolvere le memorie cellulari del nonno aggiungendo le informazioni mancanti e risolvendo i conflitti sui pericoli del lavoro imprenditoriale.

Giustamente, i rischi esistono ovunque, ma non sono i tipi di lavoro ad essere rischiosi, il rischio dipende dalla nostra ignoranza. Se l’ignoranza viene sostituita da informazioni adeguate, il rischio si riduce fino a quasi scomparire.
Perchè dico che Robert Kiyosaki è un fallito di successo mondiale!?
Perchè nella sua vita ha fallito molteplici volte, dal primo lavoretto nell’infanzia, agli esami scolastici, alle prime imprese da lui fondate dopo un primo successo, fino ad arrivare a vivere in auto con la moglie.
Tuttavia in questo processo ha sempre saputo trasformare gli errori in opportunità per il futuro, cosa che molti temono di fare, spesso hanno persino paura di scoprire di aver commesso degli errori perchè non sanno come interpretarli e gestirli. Lui invece lo sa molto bene.
Lo stesso Michael Jordan ha detto una frase che riprendo spesso ed è molto esplicativa:

“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi dalla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.”
Niente male non trovate?

Concludo l’articolo con un ultima chicca sul significato del nome Robert.
Il nome, nella codifica dei vissuti personali, manifesta il conflitto dei genitori che lo hanno scelto.
Nello specifico un genitore che decide di dare questo nome al proprio figlio, tradisce inconsciamente una ‘memoria’ di fallimento, eredità spartita male o derubata, o proprio un crollo finanziario.
Il nome Robert (Roberto/a) per assonanza richiama la parola inglese ‘robber’=ladro; dunque un ladro nella famiglia o qualcuno che è stato derubato…vedi il caso del nonno di Robert Kiyosaki con la crisi del ’29.

Oppure si allaccia all’immaginario di Robin Hood, colui che rubava ai ricchi per dare ai poveri.
Come dicevano gli antichi, in nomen omen; se questo è il carico del nome di Kiyosaki, possiamo comprendere come non sia stato un caso la sua forte motivazione a riportare lustro ad un clan che era già ricco in origine e solo temporaneamente decaduto.

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Questo argomento viene trattato in “Genealogia ed il Destino nel Nome”

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