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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Lo scopo della vita non è una fantasia.

Curiosando su internet mi è capitato di leggere persone che fossero interessate a questo argomento.

Avete trovato il vostro scopo nella vita? E come avete fatto?

Senza essere mai stato in India per trovare me stesso, nel corso degli anni sono entrato in contatto con tecniche utili proprio per rispondere a domande come questa.

Per quanto mi riguarda, non solo uno scopo esiste ma non è neanche casuale.
Lo scopo della vita di una persona ha sempre un senso utile all’interno della famiglia.

Da qui in avanti lo chiameremo Progetto Senso.


Che cos’è il Progetto SensoE’ lo scopo per cui qualsiasi cosa esiste.
Di base l’universo stesso esiste perchè Dio aveva uno scopo, questo per chi ha una visione spirituale delle cose; ma tutto ha un progetto per esserci, altrimenti non esisterebbe.

Le invenzioni esistono perchè qualcuno aveva un bisogno insoddisfatto.
Se non ci fossimo sentiti troppo stanchi di stare in piedi, non avremmo inventato la sedia per sederci.
Se non avessimo avuto paura dei predatori nelle notti buie, nessuno si sarebbe ingegnato ad utilizzare il fuoco e successivamente non si sarebbe prodotta luce elettrica.

Ogni cosa che facciamo ha un senso ragionato.
Come esseri umani, siamo semplicemente l’evoluzione di organismi composti da un ammasso di cellule, miliardi e miliardi; ma siccome ogni nostra funzione trova rispecchiamento nelle nostre micro particelle, anche noi come le cellule lavoriamo al risparmio e non facciamo nulla se non è strettamente necessario.

Ad un livello elementare, tutto si riduce ad un gioco di stimoli e risposta.
Quando avete fame che accade?
Andate a mangiare.
Se qualcuno vi minaccia che fate?
Vi irrigidirete o scapperete, e così via.

Un essere umano è qualcosa di più complesso di una sedia o di qualunque altro oggetto fabbricato dall’uomo, tuttavia c’è qualcosa che accomuna gli oggetti alle persone. Anche noi siamo stati fabbricati.
Certamente, ognuno di noi è stato fabbricato dai nostri genitori.

A questo punto si evidenzia un aspetto molto intrigante, il perchè ci sono sempre nuovi individui.
Esistono due livelli per spiegare questo fenomeno.

Il primo motivo è di causa naturale: la specie trascende il singolo elemento. La priorità non è la salvaguardia dell’individuo ma dell’intera razza.
Lo scopo dell’essere vivente è fare di tutto al fine di preservare la sua intera specie e non solo pochi fortunati. Dunque il primo obiettivo nella riproduzione è il ricambio di coloro che vanno perduti, o per vecchiaia o per morte violenta o malattie.

Il secondo livello è di tipo strettamente familiare o di clan. Ogni essere vivente vive in un suo ecosistema o branco, con delle esigenze precise. Chi ha confidenza con le catene alimentari sa che se intervengono alterazioni minimali dall’esterno, i risultati sono così nefasti da compromettere gli equilibri interni, mentre l’intero ambiente nel suo insieme possiede la capacità di regolarizzarsi. Di fatto potremmo dire che tutto il pianeta costituisca un unico essere vivente in cui gli altri animali o piante equivalgono alle nostre cellule.

Lo scopo della vita di ciascuno rientra in quest’ultimo passaggio.
La nostra vita serve anche per riprodurci ma non solo, anzi non necessariamente in quanto è noto che non tutti gli animali hanno questo privilegio, alcuni però si dedicano al sostegno della collettività svolgendo altre funzioni.

Così anche noi in quanto individui abbiamo un senso di vita specifico che da un lato risponde a delle funzioni socialmente utili nella società, ad esempio: chi sarà un attore, chi medico, chi avvocato, chi elettricista o qualsiasi mestiere; dall’altro, risponderà al conflitto specifico che i suoi genitori stavano vivendo nel momento del concepimento.

Stupiti?
Be io lo fui abbastanza ma adesso vedremo meglio in che modo ciò avviene e cosa vuol dire nella pratica.

Sappiamo che la vita intrauterina influenza di già l’imprinting del nascituro, quindi va da sè che il bambino durante la gravidanza, sarà impregnato dai pensieri ed anche dalle preoccupazioni della madre.
Se lei sta vivendo un grosso problema, è probabile che ci penserà di continuo, tanto che il bambino ne sarà del tutto invaso.

Ma non è solo questo, è più di così. La scelta di fare un figlio risponde anche a desideri inconsci e necessità particolari di cui raramente siamo a conoscenza, mentre è possibile accorgersene a posteriori vedendo i nostri bambini.

Anche il padre ha una influenza e delle problematiche che si manifesteranno in questo lavoro, in quanto ha interazioni anche con la madre; ci sarà dunque uno scambio continuo di messaggi e stimoli che plasmeranno il rapporto in maniera tale da lasciare un’impronta precisa nel bambino, il quale avrà le idee molto chiare su quello che vorrà fare nella vita.

Di solito il senso della nostra vita viene rilevato anche dalle passioni e dai sogni che i bambini hanno quando sono molto piccoli: Voglio fare l’astronauta, l’agente segreto, il pilota di formula uno, il consulente aziendale(trovate l’intruso). Talvolta sembrano assurdi, ma non è del tutto vero, anche perchè esistono molti modi per incarnare quel progetto di vita.

Per esempio ci sono bambini che hanno passione per la ‘meccanica’, possono essere tanto fisioterapisti quanto tecnici della Ferrari, perchè il conflitto dei genitori probabilmente aveva a che fare con qualche meccanismo del rapporto che non funzionava.

Se uno si ritrova ad essere sempre in mezzo, probabilmente da grande farà il mediatore, o il diplomatico. Tuttavia questo mestiere è scaturito dal bisogno dei suoi genitori di trovare un punto di contatto, magari uno dei due era straniero e si è trovato in difficoltà, oppure papà e mamma non riuscivano a comunicare tra loro e occorreva un figlio interprete.

Altri bambini sono dei figli di rimpiazzo, cioè nati per sostituire un fratellino morto prima di loro, questo è un grosso choc per i genitori. Dunque crescendo faranno sempre da riserva a tutti.

Sono sempre problemi reali e molto evidenti che ci troviamo in casa.
Questi esercitano una notevole pressione sui genitori che non possono fare a meno di pensarci, così fabbricheranno dei bambini il cui senso di vita sarà rispondere a quel problema e diventeranno i migliori in quello.

La bellezza della natura è quello di rendere il punto debole della nostra specie il nostro nuovo punto di forza. Molto spesso, se osservate, le cose in cui siete più bravi sono state le cose che vi hanno dato più difficoltà i primi tempi.

C’è una sorta di prova del nove, per capire se quello che stiamo facendo è davvero lo scopo della nostra vita. Intanto è qualcosa che quando la percepiamo, possiamo sentire una voce dentro di noi che dice “E’ questo che sono ed è per questo che sono venuto al mondo”.
Inoltre è sempre qualcosa che ci rende vivi, che ci fa sentire in pace con noi stessi, che ci fa sentire davvero realizzati.

La trappola è non ascoltarsi e credere che quello che gli altri volevano da noi fosse la giusta risposta.
State attenti, la maggior parte delle persone cerca di indirizzarvi verso quello che loro volevano fare e non hanno potuto, così facendo vi scarica addosso la loro frustrazione e i loro fallimenti.



foto di photogen.com

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