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Indole Umana parte 2: Dal territorio animale alla collaborazione



La volta scorsa abbiamo parlato di come l’uomo possa assumere diverse tipologie caratteriali nei confronti dei propri simili, a seconda del livello evolutivo raggiunto.

Questi livelli sono progressivi, e partono dal primo stadio in cui l’uomo è un uomo animale, di cui parlo nel mio precedente articolo ‘Indole Umana parte 1’.

Lo stadio successivo ad un uomo animale e territoriale, è quello dell’uomo ‘umano’ che vive per collaborare con gli altri.

In altre parole, evolversi in alcuni casi implica abbandonare un sistema di valori che ci derivano dall’istinto biologico per lasciar spazio a nuovi comportamenti meno immediati ma più favorevoli a lungo termine.




Da questo livello in poi si comincia ad intravedere una differenza tra l’uomo e l’animale tradizionale.

La differenza principale è data dalla capacità di trascendere le norme naturali iniziali, come i rapporti di dominanza nel branco, ed evolverli in qualcosa di meno ovvio ma molto più efficace.

Tecnicamente, ogni specie animale tende a vivere nel medesimo contesto ambientale con regolazioni nelle gerarchie e rapporti sociali abbastanza stabili nel tempo, anche per milioni di anni.

In realtà ciò non è del tutto vero, esistono delle micro variazioni anche nelle loro abitudini, ma sono così ridotte da risultare quasi impercettibili nel medio o lungo periodo.

L’uomo è diverso proprio per la velocità con cui questa progressione si realizza anche a distanza di pochi anni e ormai anche tra una generazione e quella successiva.

Al progredire della nostra cultura è conseguita un’accelerazione delle trasformazioni culturali ed ambientali, poichè l’uomo è anche l’unico animale in grado di modificare il suo ambiente.

Eccezion fatta per alcune tribù come gli aborigeni australiani, che per loro scelta hanno deciso di non modificare l’ambiente in cui si trovavano poichè questo sarebbe andato contro il loro modo di concepire il rispetto per la natura, ovvero: bisogna lasciare l’ambiente come lo abbiamo trovato dopo ogni nostra azione.

A questo punto, l’Uomo-Umano, comincia a comportarsi con schemi non propriamente naturali ed inizia ad amministrare il suo gruppo anche in maniera ‘politica’ perchè le faccende di branco sono talmente aumentate di quantità da essere ingestibili senza un’adeguata organizzazione.

Come alcuni di voi già sapranno, la cellula è la base della natura per cui è anche la base dell’essere umano.

Il nostro corpo non è composto da una sola cellula enorme dai 50 agli 80 chili di media, bensì da 50 trilioni di cellule.

Perchè tutto questo?

Semplicemente perchè una sola cellula non è in grado di controllare se stessa e la propria sopravvivenza una volta che si è ingrandita oltre una certa misura.

Le cellule sono come gli abitanti del corpo umano, mentre l’intero corpo è una popolazione che è a sua volta amministrata da un governo. Questo governo è il cervello umano, ciò non toglie che l’insieme di questi mattoncini biologici ha permesso di trascendere il livello inconsapevole creando un’entità la cui capacità è superiore alla somma delle singole parti.

Infatti il corpo umano dispone di una coscienza, mentre le singole cellule no, o probabilmente ne hanno una molto differente.

Questa coscienza è già di per sè un segno dell’innalzamento dell’uomo ad uno stadio differente rispetto all’animale, sebbene anche gli altri animali siano senzienti, possiamo immaginare che tra un uomo consapevole ed uno stesso uomo inconsapevole ci sia una differenza di rilievo e di stadio.

Se osservate i dipinti degli ultimi secoli, noterete che non solo questo passaggio di coscienza è avvenuto lentamente, ma che l’arte stessa ha impiegato un lasso di tempo considerevole ad abituarsi.

Per esempio fino a qualche secolo fa era normale dipingere quasi esclusivamente immagini di gruppo, i ritratti erano qualcosa di molto raro e per lo più dedicati solo a persone di spicco.

Come a dire che l’uomo non era dotato del concetto di uguaglianza con i propri simili, ma esistevano le grandi personalità e la massa che aveva un’importanza minima.

Da un secolo è mezzo circa comincia a prendere piede il concetto di individualità, l’uomo comune comincia ad emanciparsi a livello di coscienza e prende il proprio posto persino nell’arte, venendo raffigurato spesso da solo.

In fondo noi come uomini siamo già individui, mentre poco tempo prima eravamo considerati come molti considerano le cellule del proprio corpo, cioè massa senza una propria unicità.

Tornando all’esempio della cellula.

Quando una cellula cresce troppo si deve dividere per forza di cose, se non lo fa o deve smettere di crescere o muore.

Questo ci fa immediatamente comprendere che la crescita è parte della vita e che ciò che non cresce non è in salute, da un certo punto di vista si sta castrando o sta morendo.

In ogni caso la crescita richiede un cambiamento di regole per avvenire, tuttavia la crescita è segno dell’instaurarsi di qualcosa di più importante e funzionale.

Il corpo umano esiste solo perchè le cellule hanno dapprima continuato a crescere e a dividersi, in secondo luogo hanno pensato ad organizzarsi e a specializzarsi.

Ecco perchè si è formato un sistema nervoso, dalla necessità di risolvere il conflitto di mancanza di organizzazione centrale.

Se avete capito il parallelismo, l’uomo animale è colui che vive più per conto suo che in collaborazione. E’ come una grossa cellula che non accetta più di dividersi e di organizzarsi per fare le cose in grande, ma in questo modo limiterà la propria espansione.

Le persone che ragionano in grande sanno che si può essere bravi quanto si vuole, ma da soli si arriverà fino ad un certo punto.

Per raggiungere vette maggiori, non solo è necessario associarsi e collaborare con altri individui alla pari, ma non è neanche obbligatorio essere il migliore della propria squadra: basta avere dei talenti di rilievo in almeno un campo.

Dunque, l’Uomo-Umano è diverso dall’animale perchè ha escogitato un metodo per ampliare la sua crescita senza comportarsi nel modo più immediato e semplice.

Questa trasformazione di abitudini tuttavia richiede uno sforzo iniziale, perchè il risultato non è evidente ma una volta conseguito diventa irrinunciabile.

Le persone Umane collaborano tra loro, e vanno alla ricerca di persone da innalzare per essere affiancati da qualcuno di valore, perchè ciò è a vantaggio di loro stessi.

Le persone Animali, vedono di cattivo occhio chi è in gamba perchè lo ritengono un concorrente, mentre in realtà un concorrente può diventare il miglior alleato proprio perchè ci sa fare.

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foto di www.publicdomainpictures.net

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