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Come Prendere la Giusta Decisione – imparando ad ascoltare cervello e sensazioni

Ogni giorno siamo messi di fronte a delle scelte. Alcune sono insignificanti e non ci badiamo, altre sono davvero importanti per noi.
 
Chiaramente il rischio è quello di fare il passo sbagliato e di non rendersi conto di quali siano gli effetti fino all’ultimo, quando ormai è troppo tardi per rimediare o i danni sono elevati.
 
Ma esiste un modo per prendere una buona decisione, il più affidabile possibile?
 
La certezza assoluta non c’è mai, tuttavia esistono degli strumenti in dotazione che ci consentono di avvicinarci molto.

Prima di tutto voglio chiarire che le nostre decisioni avvengono sempre e comunque a seguito di una valutazione personale.
 
Ok, ci sono persone che eseguono i comandi del primo che passa, ma anche questo avviene a seguito di una propria decisione di affidarsi a qualcuno più sicuro di loro.
 
Tornando a noi, le decisioni dipendono da una valutazione, per cui significa che per valutare si deve avere a disposizione un qualche strumento di analisi.
 
Quali sono questi strumenti?
 
Io ne ho indentificati due e per semplicità li divideremo in:
 
Mente ed Emozioni
 
Possiamo dire che la mente risiede nel cervello, nel ragionamento, nelle deduzioni e valutazioni logiche.
 
Mentre le emozioni sono prettamente ‘sensazioni’ che risiedono il più delle volte nella pancia.
 
Avete presente quando si chiede un parere rapido ad un amico e gli si dice:” A livello di pancia che cosa senti?”
 
Di solito si intende un parere a pelle, a colpo d’occhio, a naso, sono tutti strumenti sensoriali e non logici. Proprio perchè ad interessarci è l’istinto della persona, non la logica.
 
Dunque abbiamo visto che esistono due strumenti diversi di valutazione, ma in che cosa si differenziano?
 
La mente tende a fare un ragionamento logico, matematico, senza emozioni appunto. Bada solo a ciò che è di buon senso secondo i vostri canoni e le vostre conoscenze in questo momento.
 
Quindi il vantaggio della mente è che può prevedere situazioni simili, prima che ciò si verifichino. Lo svantaggio è che si basa solo sulle conoscenze che abbiamo, dunque ragiona sempre al passato.
 
Se un giorno andate in vacanza e avete una brutta esperienza, per il vostro cervello il consiglio sarà sempre di non andare più in vacanza perchè lì non ci si diverte, è scomodo, piove ecc.
 
Tutte cose plausibili ma che facevano parte della vostra specifica esperienza in quel momento, non sono un fatto assoluto.
 
Altri potrebbero fare il ragionamento opposto e dire che in vacanza si sta sempre bene, ma anche questo non sarebbe vero.
 
Il problema è che la gente confonde la propria esperienza con la realtà assoluta, e se per decidere si basa solo su questo metodo, avrà la capacità di prevenire traumi ed errori, ma non di compiere ‘nuove’ esperienze costruttive e favorevoli.
 
Per cui chi ragiona solo in termini di ‘mente’ può aspettarsi una vita ‘reattiva’ il cui livello è da quello attuale al ribasso, perchè se non si compie una nuova esperienza positiva (che richiede il brivido dell’emozione per essere intrapresa), è possibile che anche le altre prima o poi mostrino dei difetti e le eliminerete dalle vostre preferenze.
 
In altre parole chi ragiona e basta è simile al Dr. Spock di Star Trek.
 
Viceversa, ci sono le persone che lavorano molto di pancia, cioè ascoltano le proprie emozioni.
 
La differenza è che chi lavora di pancia tende ad osservare la situazione e ad analizzarla in termini solamente di ‘mi piace’ o ‘non mi piace’.
 
Quindi va in un ristorante…mi piace 🙂
Esce con una persona una sera…non mi piace 🙁
 
E finisce lì. Nell’estremizzazione tenderà a mettere le cose in caselle positive o negative e cercherà di evitarle o di ricercarle a seconda dei propri gusti.
 
Di per sè non è un male, il problema è che se si usa solo la pancia non si ha la minima idea del perchè un qualcosa ci sia piaciuto o ci abbia dato fastidio.
 
Immaginate, uscite con una persona un giorno ed è molto piacevole, ci uscite un’altra volta ed è una pessima serata.
 
La pancia dice :”Non uscirci mai più non mi piace proprio.”
E alcuni fanno così, mettono le croci sulle persone perchè hanno brutte sensazioni una volta soltanto, ma non si rendono minimamente conto che l’esperienza passata insieme è stata negativa per delle ragioni in minima parte correlate all’altro.
 
O magari era semplicemente un periodo no e il nostro amico si è mostrato meno disponibile e socievole, ma aveva appena avuto un guaio o un lutto in famiglia e noi non ci siamo nemmeno interessati di comprenderlo.
 
Quindi lavorare solo di emozioni è utile per imparare a comprendere i nostri gusti ed i nostri bisogni, perchè quelli sono biologici e non si possono cambiare. Nessuna logica può imporvi di amare qualcosa che non fa per voi, non è assolutamente un discorso sensato.
 
Tuttavia una volta che a livello di ‘pancia’ avete capito che cosa risponde alle vostre esigenze, siete in grado di usare il cervello, la ‘mente’, per capire quali erano le ragioni di questa sensazione di benessere.
 
Per esempio, ogni volta che vivete un’esperienza piacevole, soffermatevi ad osservare che cosa aveva in comune con le altre. A quel punto saprete non solo di pancia che vi piacerà (o non vi piacerà), ma usando la mente potrete anche distinguere gli elementi precisi che vi stanno procurando tale sensazione.
 
In questo modo unite insieme i due strumenti per decidere: logica e sensazioni.
 
La prossima volta che non state bene, usate la pancia e ditevi le cose come stanno: “In questo momento, io non sto bene”.
 
Poi non fermatevi ed usate la testa e lasciate che vi parli:
“Non sto bene tutte le volte che vado in quel luogo, o con quella persona, o che faccio quell’attività, o che mangio il tal cibo ecc…”
 
Ed infine unite le due cose e chiedetevi se è rimediabile o se si possono limitare i danni modificando, per esempio: il luogo, o il tempo che ci passo, o il modo in cui faccio le cose…
 
E ad ogni variazione ascoltate la pancia, perchè vi dà un feedback costante. Fino a quando non avrete trovato la posizione ideale e conforme ai vostri gusti e bisogni.
 
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Questo argomento viene trattato nel corso “Attiva la tua Coscienza Spirituale”
 

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