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"Tutto ciò che succede nella vita, è un pretesto per vivere un vissuto"

Che cos’è la crescita personale?

Tutti noi siamo impegnati nelle nostre attività, nei nostri mestieri, le relazioni, hobby e passioni.

Lo scorrere del tempo è scandito da queste attività e qualche breve parentesi tra una e l’altra, tuttavia per la maggior parte delle persone questo insieme di momenti è piuttosto lineare.

Non siamo veramente partecipi in quello che stiamo facendo, è quasi un processo automatico dove noi siamo diventati spettatori della nostra vita; stiamo praticamente vivendo in un film, ogni tanto ci sono scene belle, struggenti, altre volte sono drammatiche, ma è pur sempre un film e non sappiamo intervenire più di tanto negli effetti di questa trama, che in larga parte sembra già decisa.


Per me la crescita personale, è proprio la capacità che le persone acquisiscono di poter intervenire sul copione della nostra storia. Diventare maggiormente consapevoli di noi stessi, dei nostri automatismi, dei nostri bisogni e aspirazioni, ci rende la vita completamente diversa, noi stessi diventiamo diversi, più ricchi, più liberi, in grado di realizzare sempre meglio i nostri obiettivi. In particolare diventiamo sempre più coscienti di quali siano i nostri veri obiettivi.

Spesso le persone non sono al corrente di quello che desiderano, e quindi trascorrono molto del loro tempo spendendo la maggior parte delle loro risorse, per realizzare cose che non gli servono o che non sanno gestire, o che le danneggiano.
Altre volte si è così frustrati che si comincia in primo luogo ad abituarsi alla frustrazione, a rassegnarsi e infine si smette completamente di desiderare.

Io credo che la crescita personale sia un percorso, un processo di perfezionamento costante, giornaliero, eccitante ed entusiasmante, perchè non c’è nulla di più straordinario che risvegliare in noi l’emozione di poter realizzare ciò che vogliamo, di diventare coerenti con noi stessi e diventare più forti che mai, sia fisicamente che emotivamente.
Il problema è che occorrono degli strumenti adeguati, a questo serve lo studio e l’esperienza, e io mi auguro di poter dare una mano anche in questo fornendo gli strumenti più efficaci che ho avuto modo di incontrare nel mio cammino.

A chi è rivolta?
A tutti, certo a gradi differenti. Non tutti hanno bisogno di dedicarsi soltanto a questo, ma non nuoce. Ci sono persone che hanno una vita piuttosto equilibrata e di tanto in tanto hanno necessità di piccoli aggiustamenti; altre persone hanno difficoltà maggiori perchè provengono da background più problematici e quindi hanno delle urgenze differenti. Altri invece fanno prevenzione, altri ancora vogliono semplicemente superare i propri limiti.
Il ‘senso’ di un simile processo è quello di raggiungere uno stato di equilibrio interiore, tra noi ed il mondo che ci circonda.

Non esistono persone ‘sbagliate’ o ‘malate’, esistono persone con delle caratteristiche che si scontrano con lo stile di vita del luogo in cui si vive. Per questo ci sono due modalità per raggiungere l’equilibrio: 1) adattarsi meglio all’ambiente, 2) cambiare ambiente, spostarsi in un luogo più adatto.Non c’è nessuna differenza, una persona che si trova male in Giappone potrebbe vivere molto bene negli Stati Uniti o in Pakistan…sono esempi estremi, ma servono per rendere l’idea che noi siamo la nostra cultura e le nostre idee, e queste idee si devono confrontare con le regole e le norme del luogo in cui viviamo, anche col periodo storico.

Il fatto di essere in equilibrio oggi non è garanzia di niente, perchè il tempo scorre e la civiltà cambia, persone che hanno una mentalità antiquata cominciano a non vivere più ottimamente nel loro paese di origine mentre potrebbero farlo altrove.
Il tempo e l’evoluzione non si fermano, così lo stile di vita si trasforma e ci si trova di fronte a nuovi problemi sociali/ambientali a cui non si ha più risposta. La crescita personale consiste anche nel trovare risposte adeguate a queste domande nel momento in cui questi problemi si mescolano col nostro lavoro o con la vita privata.
Lo scopo non è dunque raggiungere una ipotetica perfezione, che non esiste e se ci fosse durerebbe un secondo, quanto di raggiungere un buon equilibrio e mantenerlo nel tempo aggiustando il tiro.

Perchè oggi si parla molto di ciò?
Perchè oggi siamo ad uno stadio di transizione a livello mondiale senza precedenti; lo sviluppo tecnologico e i processi di globalizzazione, la crisi dei valori nelle famiglie e nell’istruzione, i nuovi paradigmi religiosi e le correnti spirituali, stanno mettendo la gente di fronte a qualcosa di mai visto.

Le risposte dei genitori e dei nostri nonni stanno perdendo il passo, mentre un tempo si aveva la stessa cultura anche per 2 o 300 anni consecutivi, oggi ci sono sconvolgimenti anche dopo 10 anni. Questo sta creando una società sempre più disadattata, sempre più confusa, priva di un senso di vita e molto malata, sia fisicamente che mentalmente.

Tuttavia, a differenza che in passato, oggi ci sono anche moltissimi strumenti e tecniche per correggere queste deformazioni culturali, che in passato non esistevano.
Non a caso ritengo il counseling non solo utile ma anche la disciplina del futuro, perchè tra breve non sarà più concepibile la staticità che ha caratterizzato la mente umana nelle passate generazioni, la parola d’ordine sarà “movimento” e aggiornamento continuo.

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